AUTONOMIA DIFFERENZIATA. MORETTI (PD): A RISCHIO SPECIALITÁ FVG
(ACON) Trieste, 1 lug - "Il primo riflesso della legge
sull'autonomia differenziata peserà con ogni probabilità sul Fvg,
che rischia di svilire pesantemente la propria specialità. Sarà
questo il prezzo da pagare per garantire al Veneto di raggiungere
il suo obiettivo di autonomia, nello scambio a livello nazionale
tra Lega e Fdi su autonomia e premierato? Da qualsiasi angolatura
la si guardi, il Fvg rischia di uscirne sacrificato per giochi
politici, senza che né Fedriga, né il Centrodestra regionale si
scompongano".
Lo afferma in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio
regionale, Diego Moretti, commentando le parole della presidente
della Commissione paritetica Stato-Regione del Friuli Venezia
Giulia e componente della Commissione nazionale per la
definizione dei fabbisogni standard, Elena D'Orlando.
"Che la legge sull'autonomia differenziata non sia a rischio zero
per l'autonomia del Friuli Venezia Giulia - avverte Moretti -, lo
dimostra il fatto che questo concetto è stato inserito e
condiviso (su nostra proposta) nel documento di indirizzo ai
componenti regionali della paritetica che il Consiglio regionale
ha votato a larga maggioranza solo poche settimane fa. Un rischio
sta, per esempio, nel fatto che il Veneto, con le 23 materie
richieste, diventerà più autonomo delle Regioni a statuto
speciale, contro l'articolo 116 della Costituzione".
"In prima battuta, - prosegue il capogruppo dem - la
preoccupazione dei legislatori del Fvg dovrebbe essere quella di
esercitare pienamente la specialità data, evitando, per esempio,
pedissequi adeguamenti a normative statali o nomine calate
dall'alto, decise in altri tavoli e non in quelli regionali, come
quelle che hanno riguardato la concessionaria autostradale".
"Di questo, Fedriga dovrebbe preoccuparsi, non di sostenere
acriticamente due riforme, una sull'autonomia differenziata e
l'altra sul premierato: la prima scritta male e senza aver
definito né i lep, né le risorse a disposizione, il cui esito
rischia di essere quello di aumentare le disuguaglianze nel
Paese; l'altra che stravolge completamente il senso e il
contenuto della Costituzione del 1948, andando ad alterare
l'equilibrio tra i poteri dello Stato. Norme frutto di un
evidente scambio politico tra Lega e Fratelli d'Italia. Ma i
moderati del Centrodestra, Forza Italia in primis, - conclude
Moretti - non hanno niente da dire?".
ACON/COM/sm