AUTONOMIA DIFFERENZIATA. FORZA ITALIA: FVG MODELLO, NON DEVE TEMERE
(ACON) Trieste, 1 lug - "Legittimo rivendicare primogeniture
politiche o piegare la realtà agli interessi di parte, ma il tema
dell'autonomia differenziata necessita di un'analisi attenta e,
per quanto possibile, oggettiva. L'obiettivo è decentrare il
potere, mettendo le Regioni nelle condizioni di gestire il
territorio con consapevolezza, senso di responsabilità e una
programmazione che unisca oculatezza e visione. La logica
dell'autonomia premia i virtuosi: da questo punto di vista, il
Friuli Venezia Giulia costituisce un modello di riferimento che
non deve temere nulla. Piuttosto, giusto interrogarsi sul tema
della specialità: come possiamo interpretarla in modo virtuoso e
concreto, oggi? Su quali aspetti è giusto porre l'accento?".
Così in una nota il gruppo in Consiglio regionale di Forza Italia
del Friuli Venezia Giulia, costituito da Andrea Cabibbo, Roberto
Novelli e Michele Lobianco, nell'esprimere un giudizio "cauto e
attento in ordine a una riforma che necessiterà di tempi non
brevi per entrare a regime. Qui non si parla del principio
dell'autonomia, ma di una legge che poggia su numeri. Il nodo
gordiano riguarda i Lep, ovvero i Livelli essenziali delle
prestazioni: il fondo perequativo dovrà premiare i virtuosi e
garantire i più fragili. Non sarà facile trovare un equilibrio.
Ma l'ambito sul quale intendiamo porre l'accento per il Friuli
Venezia Giulia è che la nostra specialità costituisce un argine
necessario a fronteggiare la concorrenza di Austria e Slovenia,
non del Veneto e delle Regioni ordinarie".
Secondo Forza Italia "la pressione fiscale, il prezzo di molte
merci, prima delle quali il carburante, una burocrazia meno
ipertrofica e asfissiante rendono allettanti per cittadini e
imprese le sirene di Vienna e Lubiana. L'autonomia speciale è
un'arma di difesa che consente al Friuli Venezia Giulia di non
restare schiacciato dalla morsa di Austria e Slovenia, di
scongiurare il rischio di essere un vaso di coccio tra vasi di
ferro".
"Alla luce di queste considerazioni - spiegano ancora i tre
consiglieri - sarebbe opportuno che il Fvg ridiscutesse i termini
dell'autonomia, ribadendo, tra le altre cose, anche le ragioni di
carattere culturale, a iniziare dal plurilinguismo di questa
terra. Anche per questo tema, l'Europa costituisce una sede di
confronto molto importante: il Fvg non è la sola regione a essere
stretta dalla morsa di Paesi che offrono tasse più basse e meno
burocrazia, per cui sarebbe bene portare in Europa il tema delle
"zone franche", anche riprendendo un testo del segretario
regionale di FI Sandra Savino del 2018. Ultimo, e non certo per
importanza, il ruolo centrale della nostra regione nel processo
di allargamento dell'Unione Europea verso i Balcani occidentali.
Anche in quest'ottica il ruolo della specialità andrebbe
valorizzato sia in termini istituzionali che di attrattività
commerciale".
Forza Italia, in questo senso, rileva come "sull'autonomia
sarebbe bene che tutte le forze politiche cercassero di trovare
una sintesi. La cosiddetta riforma del titolo V fu proposta e
approvata dalla sinistra, a dimostrazione del fatto che
l'autonomia non ha colori. Forza Italia - conclude il gruppo
consiliare regionale - interpreta un ruolo chiave di garante
dell'unità d'Italia all'interno ed è pronta a collaborare per
premiare il buongoverno dei territori".
ACON/COM/fa