RIFIUTI. OK UNANIME AULA A MOZIONE SU GESTIONE RESIDUI VERDE URBANO
(ACON) Trieste, 23 lug - Via libera unanime dall'Aula alla
mozione bipartisan a prima firma dei consiglieri Manuela Celotti
(Pd) e Igor Trealeani (Fratelli d'Italia) inerente le gestione
dei residui vegetali derivanti dalla manutenzione del verde
urbano.
Una mozione che impegna la Giunta regionale a "chiedere
chiarimenti agli organi competenti in materia in merito alla
possibilità di considerare i residui vegetali delle attività di
manutenzione del verde come sottoprodotti, anche se derivanti da
processi di manutenzione eseguiti da imprese non agricole o
forestali".
"Fino al 2020 - ha spiegato Manuela Celotti in apertura della
discussione - le risulte degli sfalci e delle potature operati da
imprese private impegnate nella manutenzione del verde venivano
considerate sottoprodotti e potevano, pertanto, essere destinate
alla produzione energetica o al riutilizzo agricolo. Dopo il
2020, l'Italia, in recepimento di una direttiva europea, ha
eliminato l'estensione dell'esclusione dall'applicazione della
normativa Ue sui rifiuti ai residui delle attività di
manutenzione del verde pubblico, seppure si sia lasciato uno
spazio di valutazione caso per caso. Questo ha creato dei dubbi
interpretativi che hanno spinto anche il ministero dell'Ambiente
e della Sicurezza energetica a chiedere alla Commissione Ue se i
residui derivanti dalla manutenzione del verde pubblico e privato
potessero essere esclusi dalla disciplina dei rifiuti e in quali
condizioni".
"La Commissone europea - ha spiegato ancora la consigliera di
opposizione - ha risposto che la manutenzione del verde non può
essere considerata un processo di produzione e, di conseguenza, i
residui prodotti non possono essere considerati sottoprodotti,
nemmeno se destinati alla filiera delle biomasse e del composto.
Ciò ha creato numerosi problemi, anche in questa regione dove non
esiste una rete di aree di conferimento e di impianti di
trattamento che possa garantire la gestione delle quantità di
residui da sfalci e potature, che non sono più considerati
sottoprodotti. Tutto ciò mette a rischio la tenuta dell'intera
filiera con costi che aumentano per le aziende, per i privati e
per i Comuni".
La mozione, dunque, come si legge anche nel testo, impegna il
presidente della Regione oltre a "chiedere normative e
chiarimenti agli organi di competenze, a formalizzare una
richiesta urgente al ministero dell'Ambiente e della Sicurezza
energetica affinché anche le masse legnose derivanti
dall'attività di silvicoltura e manutenzione forestale urbana
vengano assimilate ai materiali di risulta delle attività
forestali ed agricole e ad attivare tavoli di confronto tra
servizi regionali, Ausir, Anci, e le associazioni di categoria al
fine di porre le basi di una filiera virtuosa ed efficiente nella
gestione dei residui vegetali".
"Abbiamo lavorato per costruire un documento politico e di
indirizzo per fare chiarimenti su di una normativa che sta
mettendo in difficoltà un intero settore", ha aggiunto Igor
Trelani che ha invitato l'Aula a "votare favorevolmente la
mozione per sensibilizzare le istituzioni statali ed europee".
Andrea Carli (Pd) ha quindi evidenziato la necessità di una
"collaborazione tra Giunta e Consiglio per dare una sollievo non
solo alle imprese del settore ma anche ai Comuni che sono
chiamati a garantire il decoro urbano".
Lucia Buna (Lega) ha fatto sapere che il Governo ha recentemente
convocato un tavolo tecnico per iniziare un percorso comune su un
problema sentito in tutta Italia", mentre il collega di partito,
Alberto Budai, ha ricordato che "ogni volta che si parla di
rifiuti tutte le imprese rischiano un procedimento penale".
Infine, Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) è intervenuto
evidenziando come sia "necessario invitare i legislatori a
legiferare con precisione".
ACON/SM-fc