ASSESTAMENTO. CARLI (PD): AUSPICHIAMO CONFRONTO PER MANOVRA PIÙ EQUA
(ACON) Trieste, 23 lug - "Questa manovra va ribilanciata.
Proporremo una serie di emendamenti per renderla più giusta nei
confronti di tutta la popolazione perché uno sviluppo armonico e
il rispetto delle diverse esigenze sono una forma di crescita che
guarda al futuro".
È un'analisi dell'Assestamento di bilancio che prende spunto dai
dati macroeconomici quella che ha aperto l'intervento in Aula di
Andrea Carli (Pd), relatore di minoranza del disegno di legge 23.
"Il Pil del nostro Paese è in crescita, anche se meno del
previsto, meglio i servizi del manifatturiero - ha dettagliato
Carli -. L'occupazione è sì in aumento, lo sarà ancor di più nei
prossimi anni stante le dinamiche demografiche che portano a una
sempre maggiore fuoriuscita dal mercato del lavoro, ma dobbiamo
guardare alla qualità della stessa. Secondo gli ultimi dati di
Bankitalia, i salari sono stagnanti, quelli reali al di sotto del
6% rispetto al 2019. C'è bisogno di un salario dignitoso - ha
aggiunto il dem - che dia anche ai giovani l'opportunità di
rimanere in Italia".
La crescita ha aumentato la ricchezza, ma anche il divario
economico secondo Carli, che ha citato un dato: il + 40% degli
accessi alla mensa della Caritas di Udine. "Dobbiamo dare
risposte reali a chi è in stato di povertà - ha detto il
consigliere - ma analizzando le relazioni di maggioranza
all'Assestamento di bilancio emerge che la parola sviluppo è
citata 23 volte, crescita 10,"povertà, poveri, emarginati zero
volte così come potere d'acquisto, lavoro una volta sola perché
collegato alla direzione regionale del Lavoro.
Dal consigliere del Pd sono giunte forti perplessità anche sul
tema della Autonomie locali: "Nel Defr solo un accenno alle
problematiche dei Comuni, c'è spazio invece per i consigli
elettorali delle nuove Province" ha sottolineato Carli, che ha
definito poi "molto grave" la modifica della governance dei
consorzi industriali. "La Regione entra a gamba tesa nella
gestione degli altri enti - ha scritto nella sua relazione -.
Chiediamo un ripensamento e anche un confronto sulle strategie di
sviluppo economico del Friuli Venezia Giulia, che vada oltre
l'impiego di risorse in fondi di rotazione".
Il Partito democratico si è detto disponibile al confronto su
questo e altri temi, come quello delle politiche abitative. Con
una dotazione per le variazioni di bilancio pari a oltre 1,3
miliardi e il 25% delle risorse manovrabili ancora da destinare,
l'auspicio del dem è che "si affrontino le problematiche
esistenti, riducendo il rischio delle poste puntuali, pur
talvolta comprensibili".
ACON/AA-fc