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OLIMPIADI. MARCOLIN (CRPO): PASSI INDIETRO SU VIOLENZA DI GENERE

01.08.2024
16:58
(ACON) Trieste, 1 ago - "Appena 45 secondi, l'incontro di boxe olimpionico tra Angela Carini e Imane Khelif è durato pochissimo. L'atleta azzurra si è ritirata contro Khelif ed è fuori dal torneo di boxe femminile dei pesi welter. Carini ha deciso di non proseguire dopo essere stata colpita duramente due volte dalla pugile algerina. Poi è scoppiata in lacrime. Questo quanto i maggiori giornali riportano. Dire che era stato detto conta poco oggi, perché era davvero evidente a tutti che gli atleti con caratteristiche genetiche maschili non devono essere ammessi alle gare femminili".

Lo afferma in una nota Dusy Marcolin, presidente della Commissione regionale pari opportunità (Crpo Fvg) e coordinatrice nazionale degli analoghi organi di garanzia d'Italia.

"Oggi non si è trattato di una gara ad armi pari - prosegue Marcolin -, bensì di una violenza che ci ha fatto fare moltissimi passi indietro. Combattiamo da decenni la violenza di genere e oggi, i quattro anni di duro lavoro e sacrifici immensi di Angela Carini, sono stati immolati sull'altare di una ideologia di inclusività a tutti i costi".

"Ad Angela Carini deve essere ristabilito un diritto che di fatto le è stato negato, ma che in realtà è una umiliazione per tutto il genere femminile. Mi piacerebbe - conclude Marcolin - vedere che tutte le atlete, ma in particolare quelle della boxe della categoria welter si ritirassero proprio dalle Olimpiadi per solidarizzare con l'atleta, perché quanto successo a lei oggi, potrebbe capitare a loro in futuro. E questo non è giusto". ACON/COM/sm



  • Dusy Marcolin (Crpo Fvg)
    Dusy Marcolin (Crpo Fvg)