REGIONE/UDINE. CELOTTI (PD): LEGITTIMO RAPPRESENTARE INTERESSI CITTÀ
(ACON) Trieste, 3 ago - "L'aspetto positivo è che dopo un anno
e tre mesi di attesa, finalmente l'incontro tra Comune di Udine e
Regione c'è stato. Con il sindaco De Toni che ha dimostrato,
nonostante tutto, una grande disponibilità al dialogo. Ma se
vanno riconosciuti i seppur tenui passi avanti, va riconosciuto
anche che il presidente e la Giunta regionale non hanno certo
trattato l'amministrazione cittadina con i guanti di velluto,
permettendosi attacchi, e anche critiche pretestuose, e
aspettandosi di contro un'incondizionata collaborazione".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Manuela Celotti
(Pd), intervenendo nel dibattito relativo al mancato contributo
su borgo stazione di Udine, a fronte di un Assestamento del
bilancio regionale di 1 miliardo e 400 milioni. "Il Gruppo
regionale del Pd ha inoltre presentato una richiesta di accesso
agli atti, di cui sono prima firmataria - fa sapere sempre la
Celotti -, in relazione ai dati dei trasferimenti finanziari e
dei contributi erogati, impegnati e programmati dalle direzioni
regionali, enti strumentali e Aziende sanitarie, dall'anno 2018 a
oggi, ai Comuni di Trieste, Udine, Pordenone e Gorizia, sia per
quanto riguarda la spesa corrente, sia la spesa per investimenti,
per fare chiarezza una volta per tutte sulle differenze di
trattamento riservate alle quattro città".
"Certo - continua la dem - rimane da chiedersi quante volte la
Regione abbia sindacato in modo così esplicito le scelte
strategiche degli altri Comuni e se, in mancanza di una presa di
posizione chiara dei consiglieri e delle consigliere di
opposizione in Consiglio regionale e del vicesindaco Venanzi,
questo incontro si sarebbe svolto con questa velocità, dopo mesi
di attese".
Infine, conclude la consigliera, "la polemica sul campetto da
basket è emblematica, perché se la Giunta regionale dovesse
entrare nel merito delle future modalità di gestione di ogni
nuovo impianto sportivo di città e Comuni, allora immagino che si
dovrebbero bloccare tutti i bandi milionari che sono stati
attivati per finanziare le iniziative comunali e delle società
sportive. Oppure siamo di fronte a un trattamento speciale
riservato solo a Udine".
"Il sindaco De Toni - conclude la Celotti - ha giustamente aperto
a una collaborazione, ma questo non significa che le forze
politiche che lo sostengono non abbiano il diritto e il dovere di
rinforzare la sua posizione difendendo gli interessi della città
in tutti i livelli istituzionali. E su questo ci aspettiamo
maggiore presenza e impegno anche da parte dei consiglieri
regionali di Maggioranza eletti nel collegio udinese, perché di
risultati finora se ne sono visti pochi".
ACON/COM/rcm