TRAGEDIA MARCINELLE. BUDAI (LEGA): MORTI SUL LAVORO TEMA ATTUALE
(ACON) Trieste, 12 ago - "Fu il terzo incidente per numero di
vittime tra gli immigrati italiani all'estero e purtroppo ad
essere colpita nello specifico è stata la nostra terra, il
Friuli. I nostri corregionali erano partiti portando con sè
l'applicazione, il sacrificio, la cultura del lavoro, esattamente
quei i valori che contraddistinguono il nostro territorio. Erano
andati laggiù per guadagnarsi da vivere e permettere un futuro
migliore alle loro famiglie".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del gruppo Lega
Alberto Budai che ha partecipato a San Giorgio di Nogaro alla
commemorazione della tragedia di Marcinelle di 68 anni fa dove
morirono 136 italiani, di cui 7 friulani. Uno dei sette era
Armando Zanelli, 33 anni, sangiorgino, vittima di un tragico
destino assieme a Pietro Basso, Mario Buiatti, Ruggero
Castellani, Ferruccio Pegorer, Ciro Natale Piccolo e Lorenzo De
Santis.
"Un'esperienza disastrosa dell'emigrazione di quegli anni -
prosegue Budai -, un disastro che ha scosso le coscienze delle
persone e che ha segnato la vita di numerose famiglie. Le vittime
di quella tragedia non hanno avuto misure sufficienti per
tutelare la loro incolumità e quello dei morti sul lavoro è un
tema che tiene banco ancora oggi. Dal disastro in Belgio è nata
la consapevolezza secondo cui non è tollerabile morire sul luogo
dove si opera".
"È doveroso ricordare i nostri corregionali di ieri e di oggi
impegnati all'estero. Ai giovani sono rivolte grandi attenzioni
da parte dell'amministrazione regionale. In Assestamento di
bilancio - conclude l'esponente di maggioranza - abbiamo immesso
risorse per la formazione e l'occupazione dei ragazzi perché
vorremmo dare loro la certezza che anche in Italia si possono
avere soddisfazioni, si può fare carriera e realizzare i propri
sogni".
ACON/COM/mv