MOBILITÀ. NOVELLI (FI): QUANTO CI COSTANO I MONOPATTINI PER MIGRANTI?
(ACON) Trieste, 14 ago - "Sfrecciano sui marciapiedi,
'slalomeggiando' tra turisti, anziani e bambini, sovente ad alta
velocità. I conducenti, molto spesso, sono migranti o minori
stranieri non accompagnati che non indossano il casco e non
necessariamente si sono sottoposti a percorsi di formazione
finalizzati a imparare a usare il mezzo, conoscere le regole e la
segnaletica stradale e a capire i rischi derivanti da una guida
troppo spericolata. I monopattini stanno diventando il mezzo di
trasporto prevalente e potenzialmente molto pericoloso degli
immigrati sul nostro territorio. Sarebbe opportuno capire se la
dotazione di questi mezzi elettrici sia compresa in qualche
convenzione con le strutture che accolgono i migranti e quali
siano i costi a carico della comunità".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale di Forza Italia
Roberto Novelli che denuncia questo utilizzo "perlomeno curioso
dei monopattini", e annuncia un'interrogazione sul tema.
Novelli rileva come "stiamo assistendo alla fiorente
proliferazione di monopattini in alcune zone della nostra
regione, soprattutto nei pressi dei centri di accoglienza per
minori (anche presunti) stranieri non accompagnati e delle
strutture che ospitano migranti. Perché i giovani stranieri sono
spesso muniti di questi mezzi? Non era più semplice,
eventualmente, dare loro qualche bicicletta? Perché proprio il
monopattino, molto più costoso e potenzialmente pericoloso? E
quanto costa alla comunità regionale questa scelta? E,
soprattutto, da chi dipende?".
"Il decreto legge 121 del 2021 - sottolinea il forzista - era
accompagnato da un breve vademecum per la circolazione dei
monopattini a propulsione prevalentemente elettrica. C'erano dei
paletti abbastanza rigidi rispetto all'utilizzo di questi mezzi:
i conducenti dei monopattini devono avere compiuto 14 anni,
devono indossare il casco, se hanno l'età compresa tra i 14 e i
18 devono rispettare e non superare il limite di velocità
consentito di 20 km/h e di 6 km/h nelle aree pedonali. Il testo
prevede molti altri punti chiari e stringenti. I limiti vengono
rispettati? Perché ci sono così tanti monopattini dati in
gestione a persone che non conoscono il codice della strada e,
forse, neanche la nostra lingua?".
"Ci sono seri problemi che riguardano la circolazione e
l'incolumità delle persone. E ci sono dubbi consistenti da parte
dei cittadini rispetto all'utilità di fornire i nostri ospiti
immigrati di monopattini elettrici. Forse una sana pedalata in
bicicletta - conclude l'esponente di maggioranza -, oltre a fare
bene alla salute, sarebbe più sicura per loro e anche per chi li
incrocia sulla strada".
ACON/COM/mv