CITTADINANZA. BERNARDIS (FP): IUS SCHOLAE NON È PRIORITÀ PER L'ITALIA
(ACON) Trieste, 21 ago - "Considerando il momento storico e il
funzionamento dell'attuale sistema di acquisizione della
cittadinanza, che vede l'Italia al primo posto in Europa per
nuove concessioni, ritengo che, rispetto al dibattito sullo ius
scholae, le priorità del nostro Paese siano altre".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Diego Bernardis
(Fedriga presidente), che aggiunge: "Secondo i dati forniti dal
portale Integrazione migranti, un progetto del Ministero del
lavoro e delle politiche sociali, nel 2022 l'Unione Europea ha
registrato quasi un milione di nuovi cittadini, con un aumento
del 20% rispetto al 2021. Il 22% di queste registrazioni sono
state concesse dall'Italia, che guida la classifica europea
seguita da Spagna e Germania. L'Italia ha anche registrato il
maggiore incremento rispetto all'anno precedente, con un aumento
di 92.200 nuove cittadinanze".
"Questi dati certificano l'efficacia della legge attuale. Ridurre
il percorso per ottenere la cittadinanza italiana a soli cinque
anni di scuola potrebbe trasformare un processo così
significativo in un semplice iter burocratico. La cittadinanza
italiana - afferma Bernardis - non dovrebbe essere considerata
come uno strumento per forzare l'integrazione, bensì come il
riconoscimento di un'integrazione già avvenuta, che implica una
reale adesione alla nostra cultura e ai valori comuni alle
democrazie occidentali".
"Il tema della cittadinanza va trattato con la dovuta attenzione
e sensibilità. Sono sicuro che, qualora il Governo nazionale
decidesse di rivedere la normativa sulla cittadinanza, le forze
di Centrodestra sapranno far prevalere il buon senso e,
soprattutto, tutelare l'interesse dell'Italia e degli italiani",
conclude il consigliere regionale di Fp.
ACON/COM/fa