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CITTADINANZA. BERNARDIS (FP): IUS SCHOLAE NON È PRIORITÀ PER L'ITALIA

21.08.2024
14:34
(ACON) Trieste, 21 ago - "Considerando il momento storico e il funzionamento dell'attuale sistema di acquisizione della cittadinanza, che vede l'Italia al primo posto in Europa per nuove concessioni, ritengo che, rispetto al dibattito sullo ius scholae, le priorità del nostro Paese siano altre".

Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Diego Bernardis (Fedriga presidente), che aggiunge: "Secondo i dati forniti dal portale Integrazione migranti, un progetto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nel 2022 l'Unione Europea ha registrato quasi un milione di nuovi cittadini, con un aumento del 20% rispetto al 2021. Il 22% di queste registrazioni sono state concesse dall'Italia, che guida la classifica europea seguita da Spagna e Germania. L'Italia ha anche registrato il maggiore incremento rispetto all'anno precedente, con un aumento di 92.200 nuove cittadinanze".

"Questi dati certificano l'efficacia della legge attuale. Ridurre il percorso per ottenere la cittadinanza italiana a soli cinque anni di scuola potrebbe trasformare un processo così significativo in un semplice iter burocratico. La cittadinanza italiana - afferma Bernardis - non dovrebbe essere considerata come uno strumento per forzare l'integrazione, bensì come il riconoscimento di un'integrazione già avvenuta, che implica una reale adesione alla nostra cultura e ai valori comuni alle democrazie occidentali".

"Il tema della cittadinanza va trattato con la dovuta attenzione e sensibilità. Sono sicuro che, qualora il Governo nazionale decidesse di rivedere la normativa sulla cittadinanza, le forze di Centrodestra sapranno far prevalere il buon senso e, soprattutto, tutelare l'interesse dell'Italia e degli italiani", conclude il consigliere regionale di Fp. ACON/COM/fa



  • Diego Bernardis (Fedriga presidente)
    Diego Bernardis (Fedriga presidente)