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TAGLIAMENTO. PELLEGRINO (AVS): NO A OPERE IMPATTANTI, PRESERVARE FIUME

23.08.2024
13:13
(ACON) Trieste, 23 ago - La consigliera regionale di Avs Serena Pellegrino, in una nota firmata assieme al co-portavoce Fvg di Europa Verde Claudio Vicentini, che è anche consigliere del Comune di Carlino, interviene sulla questione della realizzazione della discussa diga/traversa di Dignano.

"Siamo contrari - si legge nel comunicato - a ogni opera che sia impattante per il destino del fiume Tagliamento. Con la delibera n. 530 dell'11 aprile, la Giunta regionale ha approvato la costruzione di una traversa laminante in adiacenza al ponte di Dignano, ponte che peraltro oggi viene dichiarato a rischio esattamente come avemmo modo di ribadire undici anni fa e per cui fummo accusati di procurato allarme, per la creazione di un bacino di espansione in linea".

"A nostro avviso - proseguono Pellegrino e Vicentini - questa scelta potrebbe tradursi in una sciagura per la preservazione della naturalità del fiume Tagliamento. L'opera proposta dalla Giunta regionale necessiterebbe di imponenti fondazioni in profondità nel greto del fiume che andrebbero a impattare in maniera considerevole con le acque sotterranee con imponenti argini. A peggiorare le cose, si prevede la realizzazione di un'ulteriore opera a sud nei pressi del comune di Varmo. A questo tipo di opere straordinariamente impattanti non possiamo che opporci con vigore e determinazione sostenendo, senza tentennamenti, le ragioni del Comitato sorto in contrapposizione all'opera".

"Da alcune dichiarazioni apparse in questi anni sulla stampa - proseguono gli esponenti di Avs - desumiamo che le motivazioni principali che stanno a monte delle intenzioni di realizzare queste opere, ritenute così importanti per la salvaguardia delle vite degli abitanti residenti in prossimità della foce del Tagliamento, siano di carattere economico e speculativo, ovvero l'eliminazione dei vincoli idro-geologici presenti in prossimità del fiume così come sono stati espressi da una esponente della Maggioranza durante la scorsa legislatura. Svincolando questi terreni si creerebbero inevitabilmente nuove lottizzazioni".

"Ci auguriamo che tali dichiarazioni siano state mal interpretate e ci riserviamo fin d'ora di presentare un'opportuna interrogazione alla Giunta Regionale. A tal proposito - ribadisce Pellegrino - il fiume Tagliamento viene definito da numerosissimi studiosi 'il re dei fiumi delle Alpi', l'ultimo fiume naturale d'Europa. Il compito della politica e degli amministratori è quello di preservarne la naturalità, soprattutto per quel che riguarda il tratto medio-alto del fiume".

"Sulla base delle considerazioni pronunciate a mezzo stampa dal professor Petti, e alla luce delle considerazioni emerse con lo studio prodotto da Laboratorio Tagliamento - si legge ancora nel comunicato - siamo fortemente convinti che si possa ragionare su soluzioni alternative a quelle preventivate dalla Regione Fvg con delibera 530 per la messa in sicurezza dell'abitato di Latisana. Rimanendo dell'avviso che fondamentali siano le opere di manutenzione ordinaria del fiume in attinenza ai progetti di rinaturalizzazione necessari, chiediamo ai tecnici regionali la possibilità di approfondire in maniera più stringente gli effetti negativi che verrebbero a crearsi nell'eventualità si andasse a creare un canale scolmatore da Latisanotta verso la laguna di Marano".

Pellegrino conclude con una sollecitazione: "Essendo l'area del basso Tagliamento già fortemente antropizzata e non dimenticando che in origine la foce del fiume era a delta, ci chiediamo se non sia possibile approfondire adeguatamente e nelle sedi opportune la soluzione I (canale scolmatore in località Latisanotta) e J (canale scolmatore in sinistra idraulica del fiume Tagliamento) del documento 'Schede di sintesi delle proposte di soluzioni alternative' redatto a suo tempo dalla Regione Fvg". ACON/COM/fa



  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)