SALUTE. CELOTTI (PD): CASE COMUNITÀ RISCHIANO DI ESSERE SCATOLE VUOTE
(ACON) Trieste, 26 ago - "Il progetto organizzativo e dei
servizi che devono offrire le Case e gli Ospedali di comunità va
pensato ora e non quando saranno finiti i lavori edilizi,
altrimenti il rischio è che nel 2026 non parta nulla e questi
edifici restino solo scatole vuote".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Manuela Celotti
(Pd) commentando le dichiarazioni dell'assessore regionale alla
Salute, Riccardo Riccardi, sull'andamento dei cantieri previsti
dal Pnrr per la sanità territoriale.
"Sono due anni che chiediamo alla Giunta regionale - prosegue la
consigliera dem - come intenda strutturare i servizi all'interno
delle Case e degli Ospedali di comunità. Non possiamo pensare di
arrivare a finire i lavori nel 2026 e di iniziare in quello
stesso momento a capire come organizzare la risposta ai
cittadini. Le Case e gli Ospedali di Comunità vanno organizzati
contestualizzandoli, quindi tenendo conto delle caratteristiche
socio demografiche, economiche e di salute dei contesti
territoriali, attraverso un percorso partecipato con i sindaci,
che sono centrali, con il Terzo settore e ovviamente con i
tecnici".
Lo stesso modello, continua l'esponente di opposizione, "non può
andare bene dappertutto, va calato nella realtà territoriale
visto che abbiamo un territorio regionale molto variegato, dalla
montagna e aree interne ai territori dove si riscontra maggiore
scopertura rispetto ai medici di famiglia".
Secondo Celotti, "il disegno su come questi servizi dovrebbero
funzionare non può aspettare: possiamo iniziare a lavorarci anche
da domani, e anzi si sarebbe dovuto fare già da molto. La
difficoltà di reperimento di personale è una cosa nota, ma senza
un'idea organizzativa ci andremo solo a schiantare contro un
muro".
ACON/COM/fa