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SALUTE. CELOTTI (PD): CASE COMUNITÀ RISCHIANO DI ESSERE SCATOLE VUOTE

26.08.2024
17:24
(ACON) Trieste, 26 ago - "Il progetto organizzativo e dei servizi che devono offrire le Case e gli Ospedali di comunità va pensato ora e non quando saranno finiti i lavori edilizi, altrimenti il rischio è che nel 2026 non parta nulla e questi edifici restino solo scatole vuote".

Lo afferma in una nota la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd) commentando le dichiarazioni dell'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, sull'andamento dei cantieri previsti dal Pnrr per la sanità territoriale.

"Sono due anni che chiediamo alla Giunta regionale - prosegue la consigliera dem - come intenda strutturare i servizi all'interno delle Case e degli Ospedali di comunità. Non possiamo pensare di arrivare a finire i lavori nel 2026 e di iniziare in quello stesso momento a capire come organizzare la risposta ai cittadini. Le Case e gli Ospedali di Comunità vanno organizzati contestualizzandoli, quindi tenendo conto delle caratteristiche socio demografiche, economiche e di salute dei contesti territoriali, attraverso un percorso partecipato con i sindaci, che sono centrali, con il Terzo settore e ovviamente con i tecnici".

Lo stesso modello, continua l'esponente di opposizione, "non può andare bene dappertutto, va calato nella realtà territoriale visto che abbiamo un territorio regionale molto variegato, dalla montagna e aree interne ai territori dove si riscontra maggiore scopertura rispetto ai medici di famiglia".

Secondo Celotti, "il disegno su come questi servizi dovrebbero funzionare non può aspettare: possiamo iniziare a lavorarci anche da domani, e anzi si sarebbe dovuto fare già da molto. La difficoltà di reperimento di personale è una cosa nota, ma senza un'idea organizzativa ci andremo solo a schiantare contro un muro". ACON/COM/fa



  • Manuela Celotti (Pd)
    Manuela Celotti (Pd)