TAGLIAMENTO. CAPOZZI (M5S): LATISANA PORTI TUTTE LE CARTE IN PROCURA
(ACON) Trieste, 27 ago - "Abbiamo assistito al Consiglio
Comunale di Latisana. Rimaniamo aperti al dialogo con tutti,
anche per chiarire questa incresciosa situazione voluta da una
politica che per troppo tempo ha preso decisioni sbagliate, poi,
fortunatamente, cambiate in corso d'opera".
Lo sostiene in una nota la consigliera regionale del Movimento 5
Stelle, Rosaria Capozzi.
"L'assessore Vignotto - evidenzia Capozzi - afferma che è ora di
dire basta a chi dimostra oggi contrarietà a qualcosa che è stato
approvato in precedenza, con la consegna in Procura dei nomi
delle persone che si oppongono alla realizzazione delle opere.
Quello che non ci è chiaro è se l'assessore si renda conto che a
cambiare idea negli ultimi mesi sia stata la Giunta regionale,
almeno tre volte".
"Se siamo passati da una traversa a Pinzano (presente nel Piano
gestione di rischio alluvioni fino al 2023) - incalza la
consigliera di Opposizione -, ad una traversa adiacente al Ponte
di Dignano, (inserita a dicembre nel Pgra in sostituzione di
quella di Pinzano che doveva costare 40 milioni), poi ad una
traversa adiacente al ponte di Dignano che doveva costare 200
milioni (approvata l'11 aprile 2024 dalla Giunta Fedriga) per non
parlare, infine, di Ponte Traversa a Dignano (opera non prevista
da nessuna parte), pare evidente che l'oggetto delle critiche
dell'amministrazione di Latisana sia la Giunta regionale".
"L'unica cosa che non abbiamo sentito nelle ore di Consiglio
comunale dedicato al tema - evidenzia ancora l'esponente
pentastellata - è come mai, dopo 8 anni, delle tre opere che si
dovevano realizzare nel Comune di Latisana, per un costo di 38
milioni di euro e autorizzate per sostituire le casse di
espansione del medio corso, solo una è stata realizzata: la
diaframmatura argini a Gorgo di Latisana per 11 milioni. La
seconda, il rialzo del ponte stradale che lo scorso novembre è
stato chiuso durante la piena, opera da 18 milioni, fino a poche
settimane fa risultava ancora in fase di progettazione e la
terza, ovvero il rialzo e la diaframmatura del tratto terminale
delle arginature tra Latisana e Lignano, per 9 milioni di euro,
non si sa a che punto sia".
"Ci saremmo aspettati dall'amministrazione del sindaco Sette una
presa di posizione forte su queste opere incompiute - conclude
Capozzi -, l'ultima perché son state cambiate le portate da far
transitare nell'ultimo tratto. Quindi sarà curioso leggere le
carte bollate per capire chi sia il responsabile di questi
ritardi, ma noi ribadiamo la nostra posizione e rimaniamo
contrari alle grandi opere impattanti sul corso del fiume, come
oggi ribadito dalle principali associazioni ambientaliste
riconosciute a livello nazionale o nei giorni scorsi da illustri
geologi e ricercatori come Mario Tozzi dell'Università della
Sapienza di Roma o come il professor Petti dell'Università di
Udine il quale ha affermato che quelle previste dalla Giunta
siano dighe a tutti gli effetti, con tutta una serie di
problematiche ambientali connesse".
ACON/COM/sm