AUTONOMIA DIFFERENZIATA. PELLEGRINO (AVS): L'ITALIA RESTI UNA E FORTE
(ACON) Trieste, 6 set - "Non siamo mai stati lontani
dall'affrontare sia i temi che interessano il Paese e la nostra
Regione nella sua speciale autonomia, sia tutto ciò che viene
quotidianamente confermato dai banchetti che hanno trovato la
loro giusta allocazione in tantissime piazze d'Italia. Vogliamo
spiegare, confrontandoci con tutti i cittadini di ogni colore
politico, la portata mortificatrice che avrà la riforma
Calderoli, più comunemente conosciuta come autonomia
differenziata".
Così in una nota la consigliera Serena Pellegrino, di Alleanza
Verdi e Sinistra, in risposta all'attacco del consigliere Mauro
Di Bert, capogruppo di Fp, che è immediatamente sceso in campo a
difesa del presidente Fedriga, il quale aveva dato dei bugiardi
ai promotori del referendum sull'autonomia differenziata.
"Non solo questa Maggioranza produce argomenti aleatori e
demagogici per spiegare quanto accadrà una volta entrata a regime
la riforma alla quale, come Alleanza Verdi e Sinistra, con le
forze politiche e sindacali del Paese, ci stiamo opponendo, ma
porta, come grande esempio di effetti positivi dell'autonomia,
quanto sta già accadendo in ambito socio-sanitario. I danni -
incalza la vicepresidente del Gruppo Misto in Consiglio Regionale
- dell'autonomia sanitaria sono visibili a tutti e ben presto
saranno visibili anche quelli che la riforma comporterà in altre
23 materie come quella del lavoro, della scuola, dei trasporti,
dell'ambiente, dell'energia, della ricerca, del commercio con
l'estero e tante altre che verrebbero gestite dalle singole
Regioni e non più dallo Stato".
"La forza di un intero Stato sta nell'essere coeso, perseguendo
il principio costituzionale di sussidiarietà, nella 'buona e
cattiva sorte', dal momento che le tasse - prosegue l'esponente
di Opposizione - verranno pagate come sempre da tutti. Ma con
questa riforma che non è solo antisociale ma anche illiberale,
non tutti avranno accesso agli stessi servizi e diritti. L'Italia
e la Regione non meritano di essere governati da chi, alla
condivisione, preferisce interessi meno universalistici e più di
parte".
"Una chiosa: è evidente che questa è una riforma costruita ad
arte per quelle Regioni che per un paio di millenni hanno
arrancato perché da sempre povere di materie prime e troppo
piccole per confrontarsi con un'economia che proprio la destra ha
sempre voluto globalizzata. Una riforma necessaria per poter
continuare a divorare le risorse, anche umane, dalle regioni del
sud a favore delle regioni del nord, come da un secolo e mezzo si
continua a fare", aggiunge la consigliera di Avs.
"Noi come forza politica - conclude Pellegrino, che è anche
vicepresidente della IV Commissione - ci batteremo perché
l'Italia resti una e forte esattamente come l'avevano pensata
coloro che l'hanno voluta una e indivisibile". E conclude con una
chiara richiesta: "Ci dicano quali sono i reali punti di forza
perché ormai milioni di italiani, anche quelli delle regioni
ricche, iniziano a capire che non ce ne sono affatto".
ACON/COM/fa