SCUOLA. NOVELLI (FI): BLOCCARE SUL NASCERE VIOLENZA CON ARMI DA TAGLIO
(ACON) Trieste, 11 set - "Un diario, possibilmente di tendenza.
Magari l'ultimo zaino Air Jordan da riempire con astucci,
quaderni e libri. Forse un tablet o un gadget trovato in rete. La
lista degli oggetti immancabili in vista dell'inizio dell'anno
scolastico è lunga e può essere fantasiosa. Non ci sono limiti
alla creatività, purché questa non strizzi l'occhio alla
violenza. Nel caso, serve uno stop netto, fermo, non negoziabile".
Con questa considerazione, in una nota, Roberto Novelli,
consigliere regionale di Forza Italia, saluta il primo giorno di
scuola e sottolinea come "il pensiero corra subito ai bambini e
ai ragazzi, ma anche ai docenti e a tutto il personale
scolastico. Sia, quello che inizia, un anno lieto e ricco di
insegnamenti e lezioni".
Novelli tuttavia aggiunge che "secondo i dati diffusi dal
Ministero degli Interni, sta aumentando in modo preoccupante il
numero di giovani, spesso immigrati, armati di lame. Il fenomeno,
che potremmo definire 'bullismo all'arma bianca' va bloccato sul
nascere, perché di coltelli che 'accompagnano' un numero
rilevante di giovani ne circolano troppi e c'è il rischio che
entrino anche nelle scuole. Troppi ragazzi stanno iniziando a
prendere confidenza con le armi da taglio. Tra gli under 18
aumentano i casi di lesioni, procurate sia ad altri che a sé
stessi, e di aggressioni. Addirittura, si legge il termine
agguati, che implica una premeditazione. Di certo, ci sono canali
social, soprattutto quelli che puntano su video brevi e messaggi
veloci, che fungono da amplificatore di questo malcostume e che
alimentano tendenze a emulare i modelli negativi".
"Le analisi le lasciamo agli esperti che studiano il mondo
giovanile - aggiunge il consigliere di Maggioranza - ma è giusto
che ognuno di noi si faccia una propria idea. Il tema è come le
istituzioni possano intervenire tempestivamente. Potrebbero
esserci almeno due canali: l'approccio, riconducibile quindi alla
cultura e alla prevenzione, in cui la scuola interpreta un ruolo
chiave, e il controllo, legato a un'attività di verifica ed
eventuale punizione".
Rispetto al primo punto, "ritengo - ancora Novelli- che le
lezioni di educazione civica possano dare una risposta efficace,
seppur non definitiva. Diventa doveroso raccontare ai ragazzi
quali danni possa procurare un coltello, sia dal punto di vista
fisico che psicologico, oltre che giuridico, sia ai ragazzi
stessi che alle loro famiglie".
Continua il consigliere di Forza Italia: "Quanto al secondo tema,
per quanto possa apparire a una prima lettura una proposta
audace, perché non pensare, in un'ottica di deterrenza, a
controlli a campione con metal detector portatili sia nelle aree
limitrofe alle scuole sia nei luoghi più sensibili dedicati
all'aggregazione giovanile da parte delle forze dell'ordine, per
verificare quale sia il livello di sicurezza anche nelle scuole o
in altre aree frequentate dai ragazzi, scegliendo di volta in
volta un istituto presso il quale procedere con un'ispezione
approfondita? Nel caso in cui ci fosse qualche scoperta
spiacevole, dovrebbero scattare la sospensione automatica e i
necessari interventi di prevenzione e accompagnamento da parte
delle istituzioni".
Infine, l'ultimo passaggio: "Alla vigilia dell'inizio dell'anno
scolastico, ho scelto di affrontare un tema meno lieto, che
probabilmente coinvolge la scuola in modo marginale, convinto che
sia meglio prevenire che curare. Abbiamo assistito all'escalation
di episodi legati all'utilizzo di armi da fuoco anche nelle
scuole negli Stati Uniti: in Italia le leggi, soprattutto in
ordine alla detenzione di armi, sono fortunatamente molto
diverse, ma il tema della violenza con le armi bianche si sta
prepotentemente prendendo la scena e credo sia saggio non
sottovalutarne i pericoli".
ACON/COM/fa