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SCUOLA. NOVELLI (FI): BLOCCARE SUL NASCERE VIOLENZA CON ARMI DA TAGLIO

11.09.2024
11:00
(ACON) Trieste, 11 set - "Un diario, possibilmente di tendenza. Magari l'ultimo zaino Air Jordan da riempire con astucci, quaderni e libri. Forse un tablet o un gadget trovato in rete. La lista degli oggetti immancabili in vista dell'inizio dell'anno scolastico è lunga e può essere fantasiosa. Non ci sono limiti alla creatività, purché questa non strizzi l'occhio alla violenza. Nel caso, serve uno stop netto, fermo, non negoziabile". Con questa considerazione, in una nota, Roberto Novelli, consigliere regionale di Forza Italia, saluta il primo giorno di scuola e sottolinea come "il pensiero corra subito ai bambini e ai ragazzi, ma anche ai docenti e a tutto il personale scolastico. Sia, quello che inizia, un anno lieto e ricco di insegnamenti e lezioni". Novelli tuttavia aggiunge che "secondo i dati diffusi dal Ministero degli Interni, sta aumentando in modo preoccupante il numero di giovani, spesso immigrati, armati di lame. Il fenomeno, che potremmo definire 'bullismo all'arma bianca' va bloccato sul nascere, perché di coltelli che 'accompagnano' un numero rilevante di giovani ne circolano troppi e c'è il rischio che entrino anche nelle scuole. Troppi ragazzi stanno iniziando a prendere confidenza con le armi da taglio. Tra gli under 18 aumentano i casi di lesioni, procurate sia ad altri che a sé stessi, e di aggressioni. Addirittura, si legge il termine agguati, che implica una premeditazione. Di certo, ci sono canali social, soprattutto quelli che puntano su video brevi e messaggi veloci, che fungono da amplificatore di questo malcostume e che alimentano tendenze a emulare i modelli negativi". "Le analisi le lasciamo agli esperti che studiano il mondo giovanile - aggiunge il consigliere di Maggioranza - ma è giusto che ognuno di noi si faccia una propria idea. Il tema è come le istituzioni possano intervenire tempestivamente. Potrebbero esserci almeno due canali: l'approccio, riconducibile quindi alla cultura e alla prevenzione, in cui la scuola interpreta un ruolo chiave, e il controllo, legato a un'attività di verifica ed eventuale punizione". Rispetto al primo punto, "ritengo - ancora Novelli- che le lezioni di educazione civica possano dare una risposta efficace, seppur non definitiva. Diventa doveroso raccontare ai ragazzi quali danni possa procurare un coltello, sia dal punto di vista fisico che psicologico, oltre che giuridico, sia ai ragazzi stessi che alle loro famiglie". Continua il consigliere di Forza Italia: "Quanto al secondo tema, per quanto possa apparire a una prima lettura una proposta audace, perché non pensare, in un'ottica di deterrenza, a controlli a campione con metal detector portatili sia nelle aree limitrofe alle scuole sia nei luoghi più sensibili dedicati all'aggregazione giovanile da parte delle forze dell'ordine, per verificare quale sia il livello di sicurezza anche nelle scuole o in altre aree frequentate dai ragazzi, scegliendo di volta in volta un istituto presso il quale procedere con un'ispezione approfondita? Nel caso in cui ci fosse qualche scoperta spiacevole, dovrebbero scattare la sospensione automatica e i necessari interventi di prevenzione e accompagnamento da parte delle istituzioni". Infine, l'ultimo passaggio: "Alla vigilia dell'inizio dell'anno scolastico, ho scelto di affrontare un tema meno lieto, che probabilmente coinvolge la scuola in modo marginale, convinto che sia meglio prevenire che curare. Abbiamo assistito all'escalation di episodi legati all'utilizzo di armi da fuoco anche nelle scuole negli Stati Uniti: in Italia le leggi, soprattutto in ordine alla detenzione di armi, sono fortunatamente molto diverse, ma il tema della violenza con le armi bianche si sta prepotentemente prendendo la scena e credo sia saggio non sottovalutarne i pericoli". ACON/COM/fa



  • Roberto Novelli (Forza Italia)
    Roberto Novelli (Forza Italia)