CARCERI. CELOTTI (PD): IL LAVORO CULTURALE PONE UDINE COME MODELLO
(ACON) Trieste, 12 set - "Rispetto al miglioramento delle
condizioni di vita dei detenuti, la casa circondariale di via
Spalato diventerà presto un esempio. Questo grazie all'opera del
garante Sandra e del suo predecessore, Corleone che hanno saputo
coinvolgere la società civile e le Istituzioni in un percorso che
può generare un cambio culturale importante e di cui si stanno
già vedendo i frutti".
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Manuela Celotti
(Pd) a margine della consegna, oggi nel municipio di Udine, degli
esiti della campagna "un frigo per ogni cella" volta alla
raccolta fondi per dotare, appunto, ogni cella del carcere di
Udine di un frigorifero avviata dal garante dei Diritti delle
persone private della libertà personale del comune di Udine.
"Questa pregevole iniziativa - prosegue Celotti - si aggiunge al
grande lavoro culturale e di confronto con le Istituzioni che ha
portato in questi anni a delineare quasi un "modello Udine", con
la previsione, già in parte realizzata, di una riqualificazione
innovativa degli spazi, fondamentale per implementare le attività
scolastiche, laboratoriali, culturali e di socialità, che sono la
base dei percorsi di inclusione. Un plauso anche ai volontari e
alle volontarie delle associazioni che operano all'interno del
carcere per l'importante servizio che svolgono".
Inoltre, la dem, auspica un coinvolgimento più forte del
Consiglio regionale, attraverso un'audizione in Commissione dei
garanti, e l'organizzazione di visite nelle carceri dei
consiglieri, "al fine di avviare un confronto su quanto può fare
la Regione, attraverso una presa d'atto diretta delle
problematiche, a partire dalla garanzia di una presenza sanitaria
anche specialistica, per arrivare al potenziamento dei percorsi
di formazione e inserimento lavorativo, passando per la questione
cruciale dell'abitare".
"A partire dal presupposto che per risolvere il problema del
sovraffollamento, che riguarda in modo importante anche la casa
circondariale di Udine non servono più carceri - conclude
l'esponente delle Opposizioni - ma più percorsi alternativi e
prospettive di inclusione positiva nella comunità territoriale".
ACON/COM/mv