PROVINCE. BUNA (LEGA): ABOLIZIONE NEL 2016 FU UN DISASTROSO FLOP
(ACON) Trieste, 12 set - "Il Centrosinistra, oggi con la
consigliera Celotti e domani vedremo con chi, si ostina a
difendere l'indifendibile. I cittadini friulani dovrebbero
chiedersi perché i governi di Centrosinistra non hanno provveduto
a realizzare questo 'modello di gestione regionale' che esclude
le Province nelle altre Regioni anche a statuto ordinario. La
risposta è semplice: nessun altro territorio ha intrapreso questa
strada dato il disastroso flop di questa legge che è anche il
motivo per il quale nel 2018 la Lega, con il governatore Fedriga,
ha vinto le elezioni regionali".
Lo fa sapere, in una nota, la consigliera regionale del gruppo
Lega Lucia Buna che interviene replicando alla collega del Pd
Manuela Celotti.
"Il ritorno al passato - continua Buna -, come lo definisce
Celotti, è determinato dal fatto che, con coraggio, la Lega ha
portato avanti questa battaglia fin dal primo giorno e ora l'iter
si sta delineando con un cronoprogramma che vedrà il ripristino
di ciò che è stato tolto con forza e con poca democrazia: le
nostre Province. Queste ultime sono segno di identità e di
risultati tangibili sui nostri territori, soprattutto sui temi
cari alla gente quali manutenzioni e realizzazioni stradali,
scuole, sportelli per i bandi rivolti a tutti, solo per citare
qualche esempio".
"Voglio ricordare che - incalza la consigliera di maggioranza -
nel 2015/2016 i Comuni che non aderivano alle famose Uti (Unioni
territoriali intercomunali) derivanti dalla soppressione delle
Province, non ricevevano contributi da parte della Giunta
Serracchiani, venendo anche a creare poi aree vaste e poco
omogenee. L'area vasta si configura con la Provincia e
null'altro, questa suddivisione è frutto della nostra storia".
"Purtroppo i danni arrecati al nostro sistema regionale hanno
coinvolto anche la Sanità. L'effetto di quelle riforme le stiamo
subendo negativamente ora. Il nostro partito - conclude Buna - si
è opposto fin dal primo giorno mentre qualcuno tra i banchi del
consiglio regionale ha portato avanti questa sciagurata e
scellerata modifica statutaria che ora impone numerosi passaggi
in Parlamento".
ACON/COM/mv