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DISABILITÀ. MARTINES (PD): SI DIA CONTINUITÀ A SERVIZI DI CAMPP

13.09.2024
18:06
(ACON) Trieste, 13 set - "Sul destino del Campp sono molte le preoccupazioni per la continuità dei servizi nel momento in cui si dovessero affidare all'azienda sanitaria".

Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Francesco Martines (Pd) evidenziando "l'apprensione delle famiglie e degli utenti interessati a una continuità ed efficienza del servizio del Consorzio per l'Assistenza medico psico pedagogica (Campp) di Cervignano del Friuli, nato nel 1966 da un percorso partito dal basso a opera dei Comuni per dare risposte concrete ai bisogni dei bambini con disabilità. Penso che anche gli amministratori locali probabilmente si rendono conto di quanta incertezza ci potrebbe essere sugli effetti futuri, in termini di disservizi e disagi dei loro cittadini nel momento in cui dovrebbe essere l'Azienda sanitaria ad occuparsi dei servizi alla disabilità".

La legge regionale 16 del 22 sulla disabilità, "una buona legge innovativa - continua Martines -, ha messo in moto un processo incerto sul quale, dopo varie assemblee, discussioni e analisi, i Comuni soci hanno approvato uno studio predisposto da Compa/Anci, riservandosi di esprimersi nei rispettivi Consigli comunali sulla liquidazione del consorzio o l'avvio di un percorso innovativo che, non senza difficoltà dovrebbe portare a unificare i due ambiti sociali della Bassa Friulana, creando un'Azienda sociale all'interno della quale metterci anche l'operatività del Campp, che la legge regionale dice di dover trasferire entro il 31 dicembre di quest'anno all'Asufc".

"Un modo questo per salvaguardare la professionalità acquisita negli anni dal Campp di grande soddisfazione per utenti e famiglie - ricorda il dem -, lasciando sempre in mano agli amministratori la programmazione, la scelta della governance e il controllo della gestione, situazioni efficaci queste che verranno a sparire nel momento in cui tutto verrà affidato a un'Azienda sanitaria che copre 520 mila persone, che va da Tarvisio a Lignano, sulla quale non c'è e mai ci potrà essere alcun controllo da parte degli amministratori. È vero spetta ai Comuni soci decidere ed è anche vero che mettere in liquidazione un consorzio è cosa più sbrigativa, che farsi carico di un'operazione innovativa, ma tenendo conto di quanta attenzione hanno bisogno le tante situazioni di fragilità, forse ne varrebbe la pena".

"La Regione ha fatto una buona legge sulla disabilità, ma a questo punto visto lo sforzo che hanno fatto i Comuni con uno studio che da una soluzione diversa dalla liquidazione - ricorda l'esponente delle Opposizioni -, dovrebbe farsi carico di dare un segnale positivo nel mettere in atto un'operazione innovativa nella Bassa friulana, magari pensando a qualche modifica normativa, magari pensando a una forma giuridica più adatta, facendo in quest'area del Friuli quello che è stato fatto con l'infermiere di comunità, che è diventato un esempio copiato a livello nazionale. Approfittando di questa sentita necessità e volontà di salvare quanto di buono ha fatto il Campp in quasi 60 anni di attività, perché non mettete assieme i due ambiti sociali della Bassa Friulana, mettendoci dentro le funzioni del Campp e approfittare la Regione stessa di questa occasione per farne un'operazione pilota, esportandola poi in tutto il territorio con le dovute modifiche di legge?".

"Si avrebbe un'entità con 100/110 abitanti, con dimensioni di un distretto più strutturato, che va riempito di contenuti e di professionalità e che assieme ai Comuni e a tutto il variegato mondo del terzo settore si riappropri di un'attività di programmazione e operatività su scala e dimensioni più strutturate, iter questo che nel vicino Veneto è già stato avviato. Certamente un percorso più complesso della semplice liquidazione di un consorzio, che in ogni caso avrà le sue difficoltà, per l'impossibilità nell'immediato da parte di Asufc di farsi carico di tutti i servizi attualmente svolti dal Campp e per l'ingente patrimonio immobiliare di questo consorzio che andrebbe distribuito fra i soci. È una sfida che - conclude Martines - andrebbe colta e che sarebbe nel medio termine vincente e apprezzata da tutti coloro che ne hanno bisogno". ACON/COM/mv



  • Francesco Martines (Pd)
    Francesco Martines (Pd)