DISABILITÀ. MARTINES (PD): SI DIA CONTINUITÀ A SERVIZI DI CAMPP
(ACON) Trieste, 13 set - "Sul destino del Campp sono molte le
preoccupazioni per la continuità dei servizi nel momento in cui
si dovessero affidare all'azienda sanitaria".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Francesco
Martines (Pd) evidenziando "l'apprensione delle famiglie e degli
utenti interessati a una continuità ed efficienza del servizio
del Consorzio per l'Assistenza medico psico pedagogica (Campp) di
Cervignano del Friuli, nato nel 1966 da un percorso partito dal
basso a opera dei Comuni per dare risposte concrete ai bisogni
dei bambini con disabilità. Penso che anche gli amministratori
locali probabilmente si rendono conto di quanta incertezza ci
potrebbe essere sugli effetti futuri, in termini di disservizi e
disagi dei loro cittadini nel momento in cui dovrebbe essere
l'Azienda sanitaria ad occuparsi dei servizi alla disabilità".
La legge regionale 16 del 22 sulla disabilità, "una buona legge
innovativa - continua Martines -, ha messo in moto un processo
incerto sul quale, dopo varie assemblee, discussioni e analisi, i
Comuni soci hanno approvato uno studio predisposto da Compa/Anci,
riservandosi di esprimersi nei rispettivi Consigli comunali sulla
liquidazione del consorzio o l'avvio di un percorso innovativo
che, non senza difficoltà dovrebbe portare a unificare i due
ambiti sociali della Bassa Friulana, creando un'Azienda sociale
all'interno della quale metterci anche l'operatività del Campp,
che la legge regionale dice di dover trasferire entro il 31
dicembre di quest'anno all'Asufc".
"Un modo questo per salvaguardare la professionalità acquisita
negli anni dal Campp di grande soddisfazione per utenti e
famiglie - ricorda il dem -, lasciando sempre in mano agli
amministratori la programmazione, la scelta della governance e il
controllo della gestione, situazioni efficaci queste che verranno
a sparire nel momento in cui tutto verrà affidato a un'Azienda
sanitaria che copre 520 mila persone, che va da Tarvisio a
Lignano, sulla quale non c'è e mai ci potrà essere alcun
controllo da parte degli amministratori. È vero spetta ai Comuni
soci decidere ed è anche vero che mettere in liquidazione un
consorzio è cosa più sbrigativa, che farsi carico di
un'operazione innovativa, ma tenendo conto di quanta attenzione
hanno bisogno le tante situazioni di fragilità, forse ne varrebbe
la pena".
"La Regione ha fatto una buona legge sulla disabilità, ma a
questo punto visto lo sforzo che hanno fatto i Comuni con uno
studio che da una soluzione diversa dalla liquidazione - ricorda
l'esponente delle Opposizioni -, dovrebbe farsi carico di dare un
segnale positivo nel mettere in atto un'operazione innovativa
nella Bassa friulana, magari pensando a qualche modifica
normativa, magari pensando a una forma giuridica più adatta,
facendo in quest'area del Friuli quello che è stato fatto con
l'infermiere di comunità, che è diventato un esempio copiato a
livello nazionale. Approfittando di questa sentita necessità e
volontà di salvare quanto di buono ha fatto il Campp in quasi 60
anni di attività, perché non mettete assieme i due ambiti sociali
della Bassa Friulana, mettendoci dentro le funzioni del Campp e
approfittare la Regione stessa di questa occasione per farne
un'operazione pilota, esportandola poi in tutto il territorio con
le dovute modifiche di legge?".
"Si avrebbe un'entità con 100/110 abitanti, con dimensioni di un
distretto più strutturato, che va riempito di contenuti e di
professionalità e che assieme ai Comuni e a tutto il variegato
mondo del terzo settore si riappropri di un'attività di
programmazione e operatività su scala e dimensioni più
strutturate, iter questo che nel vicino Veneto è già stato
avviato. Certamente un percorso più complesso della semplice
liquidazione di un consorzio, che in ogni caso avrà le sue
difficoltà, per l'impossibilità nell'immediato da parte di Asufc
di farsi carico di tutti i servizi attualmente svolti dal Campp e
per l'ingente patrimonio immobiliare di questo consorzio che
andrebbe distribuito fra i soci. È una sfida che - conclude
Martines - andrebbe colta e che sarebbe nel medio termine
vincente e apprezzata da tutti coloro che ne hanno bisogno".
ACON/COM/mv