MOBILITÀ. MASSOLINO (PATTO-CIVICA): SERVE NOMINA MANAGER IN REGIONE
(ACON) Trieste, 16 set - All'apertura della Settimana europea
della mobilità sostenibile, Giulia Massolino, consigliera
regionale del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, annuncia la
predisposizione di una mozione per chiedere la nomina di uno o
più mobility manager regionali.
"Quando abbiamo discusso il Piano energetico regionale, avevo
richiesto espressamente chi fossero i mobility manager regionali,
che erano citati nel testo - racconta in una nota Massolino -. È
risultato, invece, che la Regione non ne ha. Da qui muove la
mozione che abbiamo predisposto, e che intende sollecitare la
Regione a dotarsi di questa figura fondamentale per garantire e
promuovere forme di mobilità sostenibile. Se consideriamo che le
e i dipendenti regionali sono oltre 3.500, che lavorano in
diverse sedi, è chiaro che la gestione dei loro spostamenti
potrebbe contribuire in modo rilevante all'abbattimento delle
emissioni da traffico, in linea con gli obiettivi di
decarbonizzazione, come espresso dalla finora inapplicata lr
4/2023, la cosiddetta FVGreen".
Il mobility manager esiste in Italia addirittura dal 1998, ma
diverse novità erano state introdotte dal decreto legge n. 34 del
19 maggio 2020, cosiddetto "Decreto rilancio", che lo rende
obbligatorio per enti pubblici e aziende private, con più di 100
dipendenti per sede, ubicate in un capoluogo di Regione, in una
Città metropolitana, in un capoluogo di Provincia ovvero in un
Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti. La norma
prevede - si legge ancora nel comunicato - l'obbligo di adottare,
entro il 31 dicembre di ogni anno, un piano degli spostamenti
casa-lavoro del proprio personale dipendente, finalizzato alla
riduzione dell'uso del mezzo di trasporto privato individuale.
"Oltre agli spostamenti del personale dipendente - precisa la
consigliera -, compito di tale figura dovrebbe essere quello di
promuovere interventi di sostegno alla rete dei mobility manager
operanti sul territorio regionale e di raccordarsi con i
mobility manager di aziende con sedi vicine a quelle regionali
per la definizione di piani di mobilità integrati a livello
d'area. Ma non solo: tra le attività che richiediamo vi è anche
la promozione di campagne di informazione e di comunicazione
sulla mobilità sostenibile e attiva e l'elaborazione di studi,
indagini e ricerche volti allo sviluppo di una cultura diffusa di
mobilità sostenibile, favorendo le disponibilità al cambiamento
modale dei comportamenti individuali e aziendali".
"La figura del mobility manager è già stata nominata in diverse
regioni: Piemonte, Trentino-Alto Adige/Südtirol e Puglia, dove è
stata istituita già nel 2011 - conclude Massolino -. È ora che
anche la Regione Friuli Venezia Giulia faccia la sua parte e dia
il buon esempio per costruire concretamente una cultura della
mobilità sostenibile sul nostro territorio".
ACON/COM/fa