SCUOLA. BASSO (FDI): PERPLESSITÀ SU BAGNI UNISEX NEGLI ISTITUTI
(ACON) Trieste, 19 set - "Il rispetto a scuola si insegna in
classe e non al bagno". Così Alessandro Basso (FdI), nel
commentare in una nota la vicenda dei servizi igienici senza
distinzione di genere all'istituto Galilei di Trieste.
"Trovo assurdo e incredibile - prosegue Basso - che un dirigente,
invece di pensare alle criticità che l'inizio dell'anno
scolastico inevitabilmente riserva, si concentri piuttosto su
questioni che nemmeno esistono, creando con questo modo di fare
un problema. Non è la prima volta che accadono simili
sperimentazioni e noi di Fratelli d'Italia prendiamo le distanze
da chi si inventa dal nulla queste situazioni".
"Con l'occasione, mi impegnerò personalmente con l'onorevole
Matteoni - aggiunge l'esponente di Fratelli d'Italia - affinché
si attivi presso il ministro Valditara per chiedere direttive ben
precise sul tema, al fine di bloccare alla fonte qualsiasi
tentativo di creatività del sistema di interpretazione
dell'autonomia scolastica che crei autoreferenzialità politica
che vada nella direzione della promozione dell'identità gender o
sciocchezze simili quale quella dei bagni".
Questo, secondo Basso, "anche per non creare problemi di
sicurezza. Il nostro obiettivo deve essere il benessere degli
studenti in luoghi sensibili quali i servizi igienici scolastici,
specialmente in un'età delicata come l'adolescenza. Personalmente
non condivido questa scelta e invito la collega (pure io sono un
dirigente scolastico) a fermarsi e riflettere; spesso un passo
indietro è indice di saggezza. Bene hanno fatto l'assessore
Rosolen e la dirigente dell'Ufficio scolastico regionale,
Beltrame, nel prendere le distanze da quanto accaduto
dimostrandosi pronte ad accompagnare questa dirigente scolastica
nel suo periodo di prova".
"Il suggerimento, quindi, è chiaro, ovvero sospendere il disegno
perché - conclude il consigliere - in processi simili devono
essere coinvolti tutti gli attori: dalle direzioni ai genitori e
agli studenti tutti, nessuno escluso. È altresì vero che non
possono ogni singolo caso e ogni richiesta creare un precedente,
si andrebbe tutti per direzioni diverse e la scuola andrebbe
incontro allo sfascio. Non ne ravviso, oltretutto, la necessità a
titolo personale per ragioni ideologiche e di buon senso".
ACON/COM/rcm