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AUTONOMIA. PELLEGRINO (AVS): CDX REGIONALE FEDELE A CAPITANI NAZIONALI

19.09.2024
18:31
(ACON) Trieste, 19 set - "Non approvare la richiesta che anche il Friuli Venezia Giulia presenti richiesta di referendum abrogativo della legge sull'autonomia differenziata, da parte di questa Maggioranza politicamente affratellata al Governo nazionale, è una banale dimostrazione della fedeltà dei ranghi regionali ai suoi capitani nazionali. Ma tant'è, il referendum si farà, io ne sono convinta, e intanto già fioccano i ricorsi delle Regioni perché sia riconosciuta l'illegittimità costituzionale dell'accozzaglia di norme che ha come testimonial il ministro Calderoli".

Lo dichiara in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra, dopo il voto con cui la Maggioranza consiliare ha cassato la proposta delle Opposizioni di far presentare al Friuli Venezia Giulia la richiesta di referendum abrogativo della norma sull'autonomia differenziata, come già fatto da altre Regioni.

Spiega Pellegrino: "Questa legge non è un favore che Fratelli d'Italia fa regalando l'autonomia alla Lega pur di ottenere il premierato. Questa legge, nel combinato disposto proprio con il premierato, metterà a sistema istituzionale il divide et impera di antica memoria, dove le Regioni, quelle più ricche si intende, si dedicheranno più che alla legislazione di rilevanza politica all'amministrazione di una montagna di denaro che non sapranno dove destinare, promuovendo prebende piuttosto che servizi".

"La previsione che si innesta sugli 11 articoli della legge Calderoli - segnala la consigliera di Avs - è pessima. Dopo aver negoziato tra un intrigo di Palazzo e l'altro, con la regia sulla formazione delle intese pressoché esclusiva del presidente del Consiglio dei ministri e dei ministeri, le Regioni che avranno ottenuto autonomie differenziate metteranno all'opera tanti Parlamentini che avranno molto potere di legiferare ognuno per il proprio orticello. Anzi, diventerà normale quella logica della concorrenza, che ormai ha segnato il passo anche nelle istituzioni, perché ogni regione cercherà di 'far fuori' quella vicina travalicando ogni principio di cooperazione e sussidiarietà".

"Intanto - conclude Pellegrino - il Parlamento sarà ulteriormente esautorato dal suo ruolo principale legislativo e di organo di controllo del potere esecutivo e nel futuro produrrà leggi che non saranno uguali per tutti, ma solo per le Regioni che resteranno a regime ordinario. Chi non si accorge di questo, o è in malafede oppure è fagocitato dalla propaganda". ACON/COM/rcm



  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)