ALZHEIMER. FASIOLO (PD): VANNO POTENZIATI CENTRI DIURNI
(ACON) Trieste, 21 set - "Oggi, con ancora più forza, va
ribadito che il punto centrale è il potenziamento dei centri
diurni per una migliore assistenza dei malati. Non bastano nuove
sperimentazioni di domiciliarità, il che dimostra la non
conoscenza del problema Alzheimer".
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Laura Fasiolo
(Pd) in occasione della giornata mondiale dell'Alzheimer.
"Recentemente - continua Fasiolo - avevo espresso soddisfazione
per l'accoglimento in Aula regionale di un mio ordine del giorno,
collegato alla legge di assestamento di bilancio, attraverso il
quale chiedevo di adeguare l'offerta sociosanitaria residenziale,
domiciliare e semiresidenziale ai pazienti affetti da patologie
dementigene e Alzheimer. Gli anziani affetti da patologie
dementigene e da Alzheimer, circa 20mila persone in Friuli
Venezia Giulia, comportano risposte più alte di altre regioni".
"La recente delibera della Giunta (1413/23 'Piano diagnostico
terapeutico assistenziale' sui percorsi di cura agli affetti da
malattie dementigene è una piccola risposta a un carente sistema
di offerta che comporta gravami alle famiglie: mancano centri
diurni in tutto il territorio regionale, incluso l'isontino -
spiega la consigliera dem - mancano risposte assistenziali, sia
residenziali sia domiciliari".
"Inoltre - incalza l'esponente delle Opposizioni -, la
sperimentazione triennale della domiciliarità comunitaria per i
non autosufficienti, approvata in Commissione Salute nei giorni
scorsi, è circoscritta per ora a Sacile, Trieste e Udine, in
quanto territori già interessati da progettualità previste dalla
Missione V Inclusione e coesione. Gorizia e l'isontino non ci
sono nel panorama della Giunta e non c'è neppure il pordenonese".
"Il secondo provvedimento varato nei giorni scorsi, afferma
infine, "riguarda il Piano triennale di sostegno ai caregiver,
supporta i familiari che si prendono carico dei propri cari e che
per questo motivo si trovano costretti a rinunciare al percorso
lavorativo. Abbandonare ogni carriera lavorativa per la funzione
di caregiver chiede altre risposte - conclude Fasiolo -, e quella
data con il provvedimento è solo un primo passo, non parliamo di
ruoli di l'avanguardia del Fvg".
ACON/COM/mv