ENTI LOCALI. CELOTTI (PD): GIUNTA IGNORA PROBLEMI DEI SINDACI
(ACON) Trieste, 1 ott - "Mentre i Comuni continuano ad
affrontare forti problematiche, con i sindaci costretti a
svolgere compiti e funzioni che spetterebbero al personale che
non c'è, l'assessore regionale alle Autonomie locali non ha
nemmeno idea di quanti Comuni affrontino queste situazioni non
più sostenibili, e dimostra di pensare di non essere nemmeno
tenuto a saperlo".
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Manuela Celotti
(Pd) a margine dell'interrogazione attraverso la quale chiedeva
alla Giunta di chiarire la situazione dei "piccoli Comuni in
difficoltà, quanti sono costretti ad arrangiarsi per garantire i
servizi minimi? Per capire, nello specifico, quanti sindaci
stanno attualmente ricoprendo la posizione di responsabili degli
uffici comunali".
"L'irricevibile risposta dell'assessore Roberti - continua
Celotti -, che dice, testualmente 'non è un dato in nostro
possesso e non abbiamo strumenti per capirlo. È un dato che può
tranquillamente chiedere ad Anci', spiega molte cose
sull'immobilismo con cui la Giunta regionale sta affrontando le
problematiche dei Comuni. Molto si potrebbe fare e si dovrebbe
fare, con estrema urgenza, dalle progressioni verticali slegate
dai titoli di studio, alla valorizzazione, anche economica, del
personale con esperienza che accetta di lavorare anche per altri
Comuni prendendosi la responsabilità degli uffici, ai corsi
concorso, che ancora non sono stati attivati".
Ricorda ancora la dem "nell'ultima tornata amministrativa, i
comuni in cui è stata presentata un'unica candidatura a sindaco
sono stati addirittura 28. Provi l'assessore, che non sa quanti
sindaci si siano assunti le p.o. dei loro uffici e per quali
funzioni, o da quanto tempo, e che soprattutto non ha ritenuto di
raccogliere questa informazione fondamentale, ad assumere anche
solo per una settimana la responsabilità amministrativa di un
ufficio. Provi a farlo senza il supporto di dipendenti esperti,
segretari e direttori, e poi forse capirà che la sua attenzione,
più che sulle nuove Province, che è evidente non saranno una
risposta per i problemi dei Comuni, dovrebbe concentrarsi sulle
strategie per attivare nuove comunità e per sostenere quelle
esistenti, un percorso che chiediamo da anni, e che viene
ignorato nonostante i dati forniti oggi dicano che le comunità
esistenti funzionano e avrebbero bisogno di maggiore sostegno,
come richiesto tra l'altro, anche in modo politicamente
trasversale - conclude -, dagli amministratori dei comuni che
hanno intrapreso questa strada".
ACON/COM/mv