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PETIZIONI. PELLEGRINO (AVS): DIRITTO OPINIONE BALUARDO DEMOCRAZIA

01.10.2024
18:36
(ACON) Trieste, 1 ott - "Esistono dei principi legislativi che sono stati affinati dal legislatore per permettere un eventuale controllo e la possibilità di critica, anche costruttiva, da parte dei cittadini".

Così in una nota la consigliera Serena Pellegrino, di Alleanza Verdi Sinistra, a margine della mozione che aveva come oggetto la "difesa della libertà dei cittadini di esprimere la propria opinione in merito a scelte politiche attraverso lo strumento democratico della petizione".

"Bene ha fatto il presidente del Consiglio regionale, su indicazione del segretario generale, a non fornire i nominativi delle persone che hanno sottoscritto legittimamente una petizione contro la costruzione di una acciaieria nella laguna di Grado e Marano. Voglio ricordare come la Dichiarazione universale dei diritti umani proclami il diritto alla libertà di pensiero quale diritto per così dire propedeutico alla possibilità di formarsi un'opinione disponendo delle necessarie informazioni", spiega Pellegrino.

"Più specificatamente, nell'articolo 19 del Patto internazionale sui diritti civili e politici si recita che 'ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere'", continua la consigliera.

"Lo strumento della raccolta firme per richiedere una consultazione referendaria, così come le petizioni, anche alla luce del ddl 1660 approvato dalla Camera, sono ormai fra gli ultimi baluardi di una democrazia sempre più ammalata e ridotta al lumicino e sempre più spesso negata da chi teme la voce dei cittadini che sono molto attenti a quello che accade sul loro territorio", aggiunge la consigliera di Opposizione.

"Continuiamo a essere convinti che permettere ai destinatari di una petizione di conoscere i nomi dei firmatari manifesterebbe un precedente molto pericoloso che rischierebbe di inficiare molte azioni socio-politiche future. Chi si fermerebbe più a un banchetto per apprendere informazioni e sostenere un determinato progetto se sopra agli stessi potrebbe calare la mannaia della denuncia? Dobbiamo esprimere ferma condanna verso ogni azione volta a far venir meno la libertà di espressione politica da parte dei cittadini, in particolare attraverso l'istituto della petizione, comprimendo così le prerogative costituzionali che la garantiscono perché passi verso la riduzione della democrazia, come ho già avuto modo di affermare, se ne stanno già facendo troppi. Manifesto la mia soddisfazione - conclude Pellegrino - per la mozione approvata che è stata il frutto di una condivisione di tutto il Consiglio nel rispetto degli organi istituzionali che attualmente sono impegnati nel percorso giudiziario". ACON/COM/fa



  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)