CANI PERICOLOSI. PELLEGRINO (AVS): PROMUOVERE CULTURA ADOZIONE ANIMALI
(ACON) Trieste, 2 ott - "La Regione promuova corsi di
formazione di diversa intensità, destinati a chi decide di
possedere animali domestici per favorire la cultura dell'adozione
e del benessere animale". Così, in una nota, la consigliera
regionale Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra) in merito
alla mozione 85 con cui si chiede alla Giunta Fedriga "di farsi
carico con il Governo per l'introduzione di un patentino per i
possessori di animali d'affezione appartenenti a razze
potenzialmente pericolose, attribuendo competenze alla Regione
Fvg per poter legiferare".
"Troppe volte ci troviamo di fronte a cani abbandonati oppure che
vengono portati in canile perché sono difficili da gestire. I
canili, nella nostra regione - incalza Pellegrino - sono pochi e
spesso sono oberati per l'impegno che ne consegue. Altrettanto i
Comuni sono gravati da oneri consistenti che pesano sulle loro
casse, cifre che arrivano fino a 3.000 euro l'anno che, se
moltiplicati per dieci anni (periodo medio di permanenza di
questi esemplari) e per una decina di unità per canile, si
traduce in cifre davvero importanti".
"Bisogna creare una cultura dell'adozione - così ancora
l'esponente di Avs - ed è un impegno che ci dovrebbe vedere tutti
obbligati. Alla consigliera Maddalena Spagnolo, che
meritoriamente ha portato all'attenzione dell'Aula questo tema
così importante, avevo proposto con un mio emendamento, purtroppo
bocciato dalla Maggioranza ma che riproporrò nel disegno di legge
di assestamento bis, di istituire un tavolo tecnico richiesto a
gran voce dagli operatori del settore, formato da esperti,
portatori di interesse, Aziende sanitarie e Comuni, che possa
portare all'attenzione della Regione un regolamento che promuova
le buone pratiche di affido e di gestione delle razze canine
speciali".
"Tra le misure che avevo proposto, senza necessariamente
coinvolgere il Governo nazionale, c'erano la promozione di corsi
finanziati dal pubblico per i possessori di animali d'affezione,
nonché una decina di ore di formazione obbligatoria prima di
prendere animali talvolta pericolosi anche per gli stessi
proprietari, ma anche prevedere un contributo da parte del
proprietario del cane di specie pericolosa che viene accolto in
canile, per mantenimento e le cure veterinarie. Nulla di tutto
questo ha scalfito le corde della proponente. Mi auguro -
conclude Pellegrino - che in futuro non ci si fermi sono a
guardare ciò che afferisce solo alle specie pericolose, ma che ci
si adoperi per promuovere un percorso culturale verso tutti gli
animali d'affezione".
ACON/COM/rcm