ASSESTAMENTO BIS. PUTTO (PATTO-CIVICA): CRITICITÀ DI METODO E MERITO
(ACON) Trieste, 12 ott - "Sebbene la presenza di 262 milioni di
euro di risorse aggiuntive nel ddl sull'Assestamento bis che il
Consiglio regionale si appresta a discutere siano astrattamente
una buona notizia, il presupposto di partenza con cui la Giunta
ancora una volta si presenta a questo Consiglio rischia di essere
concretamente negativo".
Lo fa sapere, in una nota, il consigliere regionale del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg Marco Putto.
"Ben 50 milioni di euro, infatti, aleggiano ad oggi nell'ignota
disponibilità della Giunta. Questo impedirà ai membri del
Consiglio - continua Putto - di intervenire in aula non avendo
avuto il tempo di leggere gli argomenti di discussione, visto che
si ignora il contenuto di circa 1/5 delle poste in manovra. Un
primo ostacolo difficile da superare per un dibattito
approfondito e costruttivo".
"Nel merito del ddl - incalza l'esponente dei civici -, non
convince l'approccio sul tema della Sanità: lo stanziamento di
154 milioni di euro, in maggior parte per trasferimenti correnti
alle aziende sanitarie, per l'ennesima volta vede destinare le
risorse mancanti a fine anno invece che pianificarle all'inizio,
venendo meno all'auspicata responsabilizzazione delle stesse,
prendendo atto dei saldi negativi dei bilanci. Continuare in
questo modo significa pregiudicare qualsiasi possibilità di
miglioramento del sistema, che difficilmente potrà evolvere e
migliorare se permane la politica dei ripianamenti a piè di
lista".
"Creano forti perplessità alcune scelte sulle politiche
ambientali - sottolinea il consigliere delle Opposizioni -, che
vanno nella direzione opposta a quella necessaria: si tolgono
risorse alle Comunità energetiche rinnovabili e ne vengono
destinate ai bacini per la produzione di neve artificiale a bassa
quota, vero e proprio ossimoro climatico. Tali azioni contrastano
con la recente relazione di Arpa Fvg che richiede risposte
responsabili e lungimiranti".
"Continuiamo inoltre ad assistere a scelte che il tempo
dimostrerà irrazionali e profondamente sbagliate. Esempio
clamoroso le modalità con cui la Maggioranza ha accolto,
tardivamente e controvoglia, la riduzione del numero di anni di
residenza per l'accesso all'edilizia sovvenzionata. La Corte
costituzionale ha sancito l'irragionevolezza della negazione
dell'accesso a chi, italiano o straniero, non fosse residente nel
territorio regionale da almeno 5 anni. Ora la Giunta deve
rivedere la sua posizione - conclude Putto -, lesiva anche dei
diritti dei cittadini italiani che si prefiggeva di tutelare,
quando come opposizione avevamo già indicato l'incostituzionalità
del provvedimento. Infine, va evidenziato il netto ritardo sulle
spese per Go!25, con uno stanziamento di 3,5 milioni di euro nel
progetto di Borgo Castello, dichiarando al contempo che l'opera
sarà ultimata a metà 2026, ovvero a manifestazione conclusa".
ACON/COM/mv