ASSESTAMENTO BIS. DISCUSSIONE/1: COSOLINI, FASIOLO, PELLEGRINO E POZZO
(ACON) Trieste, 15 ott - Sanità al centro degli interventi che
hanno aperto il dibattito generale sull'Assestamento bis,
all'esame della seduta odierna del Consiglio regionale,
presieduto da Mauro Bordin.
"La necessità di sanare i bilanci delle aziende sanitarie era
ampiamente prevedibile - ha esordito Roberto Cosolini del Partito
democratico -. Mi chiedo perché, nell'anno del bilancio record
nella storia della Regione, non è stata colta l'occasione per
responsabilizzare i manager della sanità assegnando loro sin
dall'inizio tutte le risorse necessarie. Forse non c'era fiducia
nei loro confronti". Secondo il dem "non è stato fatto il meglio
per il sistema sanitario regionale. Nel 2019 sono stati scelti
candidati idonei, andavo nominati i migliori, quelli che nel post
Covid hanno dimostrato le proprie capacità in altre regioni. Mi
appello al presidente Fedriga. Oggi, con la nomina dei nuovi
dirigenti sanitari all'orizzonte, si può perseverare nell'errore
o fare le scelte giuste per i cittadini del Fvg", ha concluso
Cosolini.
"Mancano investimenti in politiche capaci di intercettare il
bisogno - ha sentenziato la consigliera Laura Fasiolo (Pd) -
ovvero interventi sull'invecchiamento attivo, la domiciliarit e
il disagio giovanile". Fasiolo richiama l'attenzione anche sulle
lunghe liste d'attesa per le case di riposo e per i centri diurni
per i malati di Alzheimer, che mettono a dura prova le famiglie.
"Telesoccorso e telemedicina, trasporto facile sono problemi
drammatici per le persone sole - ha aggiunto la dem -. Dobbiamo
prenderci carico tutti trasversalmente di questi problemi". Per
quanto riguarda i temi economici, "bene i contributi per le
strutture ricettive e per i fondi di rotazione, ma vorrei capire
anche a che punto siamo con la Zona Logistica Semplificata, di
cui si parla dal 2017", ha aggiunto Fasiolo, che in chiusura di
intervento ha ribadito la necessità di maggiore attenzione sulle
situazioni di fragilità sociale, "perchè Gorizia 2025 sia
capitale della cultura e dell'etica culturale".
Per Serena Pellegrino (Alleanza Verdi Sinistra) "questa manovra
da 262 milioni di euro si può sintetizzare con una sola parola:
diseguaglianza. Si continua ad attingere dalle tasche dei
cittadini senza restituire un servizio. Dire che la sanità è
pubblica perché è pagata dal pubblico è falso - ha detto
Pellegrino -. 154 milioni per la spesa corrente delle aziende
sanitarie confermano le nostre ragioni e ci sono sempre più
persone che rinunciano a curarsi". Nel mirino di Pellegrino anche
i fondi previsti in manovra per gli hotel a 4 stelle, l'opera
digitale in Galleria Bombi a Gorizia, i bacini d'acqua per
l'innevamento artificiale. "Non è questa la nostra idea per il
Fvg, presenteremo emendamenti per fermare questi progetti e
creare alternative concrete per perseguire con risorse pubbliche
uno sviluppo armonioso della collettività, contrastando la crisi
sociale e garantendo i diritti costituzionali", ha concluso la
consigliera di Avs.
"Se ci sono le risorse approffittiamo per mettere in campo
interventi strutturali, in particolare in ambito sanitario - così
Massimiliano Pozzo (Pd) nel suo intervento in Aula -. Dobbiamo
impegnarci tutti a non sprecare le risorse, nella manovra di
luglio si è andati oltre il limite su certe situazioni, con il
rischio di diseducare il territorio". L'esponente del
Centrosinistra individua tre priorità di intervento: salute
mentale ("la situazione sul territorio è drammatica"), ambiente
("c'è la necessità di bonificare le aree utilizzate con facilità
come discariche negli anni '90") e infine il personale di
sostegno nelle scuole ("una necessità assoluta. Le scuole hanno
la massima priorità").
1 - segue
ACON/AA-fc