ASSESTAMENTO BIS. CELOTTI (PD): NESSUNA VISIONE SU CRISI DEMOGRAFICA
(ACON) Trieste, 15 ott - "La manovra autunnale è senza visione
sul futuro, senza azioni decisive contro la povertà relativa che
riguarda l'8,5 per cento delle famiglie del Fvg, inesistente
rispetto all'immigrazione e non tiene conto di un calo
demografico che fra qualche anno ci porterà ad avere bisogno di
almeno 100 mila nuovi cittadini. Il Fvg perde attrattività e la
Giunta Fedriga stanzia 1,6 miliardi senza incidere sui problemi
reali".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Manuela Celotti
(Pd), a margine del dibattito sul ddl 26 "Assestamento bis".
"Si finanziano misure, più o meno impattanti - denuncia Celotti
-, ma non politiche incisive e innovative che affrontino i
problemi che abbiamo davanti, dalla denatalità alla fuga dei
giovani, passando per l'invecchiamento della popolazione e la
poca attrattività che questa regione in generale dimostra".
Queste, secondo la consigliera dem, "sono le emergenze sociali,
che si trasformano in emergenze economiche e in emergenza per la
tenuta del sistema. E invece non troviamo nulla sulla povertà,
quando, viste le entrate straordinarie a disposizione, una
redistribuzione sarebbe più che doverosa. Nulla
sull'integrazione, salvo la dovuta (e non voluta) riduzione degli
anni di residenza per accedere all'edilizia sovvenzionata. Nulla
per sostenere i Comuni, la loro riorganizzazione e il personale
degli enti locali. E ancora nessuna politica industriale
all'orizzonte, né una strategia organizzativa per lo sviluppo di
un'economia sostenibile per l'entroterra".
"In sintesi - conclude Celotti - le sfide rimangono inaffrontate,
dalla revisione del welfare per le famiglie con figli, che
determinerebbe un quantomai necessario aumento dell'occupazione
femminile a fronte delle necessità di personale del mondo
produttivo, sanitario e degli enti locali, al fallimento
nell'arginare la fuga dei giovani: se ne sono andati in 30mila
dal 2011 al 2023. E ancora, la mancanza di una politica di
contrasto alla denatalità. Davanti a tutte queste problematiche
la Giunta Fedriga risponde con scelte di breve gittata, che ci
porteranno a perdere l'ennesima e forse ultima occasione di
sviluppo e rilancio per la nostra regione".
ACON/COM/sm