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ISONZO. AUDIZIONI IN IV COMM: CHIESTO UNO STUDIO PARTECIPATO /1

17.10.2024
19:42
(ACON) Trieste, 17 ott - Una moratoria sulla progettazione e sul primo lotto esecutivo per le due traverse di Piuma e Straccis, in Comune di Gorizia, con l'appello affinchè la Regione Fvg si faccia parte attiva con il Governo per affrontare con la Slovenia la controversa questione dei rilasci della diga di Salcano per una comune elaborazione di un piano di gestione idrografica del fiume Isonzo.

Sono queste le richieste avanzate non solo da Legambiente Fvg all'amministrazione regionale nel corso delle audizioni, in IV Commissione consiliare presieduta da Alberto Budai (Lega), in merito al progetto di normalizzazione del fiume Isonzo, che prevede l'adeguamento della traversa di Piuma e la realizzazione della nuova traversa di Straccis a Gorizia e lo sfruttamento come invaso dell'ex cava Postir in Comune di Sagrado. Gli esponenti di Legambiente Fvg insieme ad altri portatori di interesse hanno manifestato le proprie perplessità circa il progetto finanziato in Assestamento di bilancio di luglio con circa 2 milioni di euro, che demanda al consorzio di bonifica della Venezia Giulia un'analisi di fattibilità tecnico-economica sulla realizzazione delle opere idrauliche in questione.

In apertura di audizione, l'assessore regionale alla Difesa per l'ambiente, Fabio Scoccimarro, ha evidenziato le problematiche dell'Isonzo, legate al fenomeno dell'Hydropeaking "derivato da un limitato rilascio delle acque della diga a monte, quella di Solcano. Un problema che affonda le radici negli accordi di Osimo degli anni '70 tra Italia ed ex Iugoslavia e in seguito ai quali, dunque, durante alcune ore della giornata, il fiume non riceve abbastanza acqua perche trattenuta dalle dighe slovene". "I frequenti sbalzi giornalieri del fiume Isonzo - ha spiegato Scoccimarro - rendono difficoltoso l'esercizio dell'irrigazione agricola, nonche creano numerosi problemi alla vita ittica dell'intero ecosistema".

Di qui dunque il finanziamento per lo studio di progettazione di fattibilità tecnica in Assestamento estivo che però, come evidenziato dalla consigliera regionale Serena Pellegrino (Avs) promotrice dell'audizione, ha sollevato diverse preoccupazioni dalle associazioni ambientaliste. "Tra i dubbi - si è appreso dai presidenti dei circoli di Legambiente Monfalcone e Legambiente Gorizia - l'affidamento al consorzio di bonifica della Venezia Giulia dello studio di fattibilità per la progettazione dell'Isonzo, un consorzio che ha un interesse specifico nella tutela e valorizzazione delle produzioni agricole e dei territori, ma a cui sono state assegnate funzioni di difesa e conservazione dello stesso".

"Nello specifico - così ancora Legambiente - analizzando il piano generale di bonifica e tutela del territorio, manca un qualsiasi intervento di rinaturalizzazione dei corsi di acqua e nessuna ipotesi di ampliamento delle aree golenali per prevenire le alluvioni e dare spazio al fiume. Al contrario si progetta la ricostruzione di quelli manufatti obsoleti, ulteriore sottrazione di acqua per uso irriguo dal corso principale, tramite l'incanalamento di 4,13 metri cubi".

"Inoltre, le motivazioni all'origine dei tre interventi finaziati - come spiegato da Michele Tonzar, presidente di Legambiente Monfalcone - e cioè come conseguenti ai monitoraggi e agli studi sullo stato delle acque del fiume Isonzo, condotti nell'ambito del progetto Interreg Italia-Slovenia Grevislin, sarebbero in netta contrapposizione con quanto, invece, viene prospettato nel dossier del 2022 di Grevslin per il miglioramento della qualità idrogeologica del fiume".

"Nel dossier - ha detto Tonzar - viene esplicitato che gli interventi strutturali possono fornire delle soluzioni nel medio periodo per quanto riguarda l'agricoltura e il supporto irriguo, ma sarebbero comunque insufficenti a garantire la continuità fluviale dell'Isonzo. Inoltre, viene indicato un rapporto costi benefici elevato per ottenere soluzioni di efficiacia limitata. L'unico intervento possibile sarebbe quello non strutturale di azione sulla diga di Salcano attraverso una rinegoziazione degli accordi di Osimo e delle portate minime rilasciate".

Altro problema sollevato da Legambiente è che "la realizzazione delle traverse prospetterebbe una violazione delle direttive ambientali e dei regolamenti europei, in particolare quello relativo alla Nature Restoration Law".

Durante l'audizione sono state ascoltate anche le istanze provenienti dai sindaci del Comune di Gradisca di Isonzo e di Sagrado. Alessandro Pagotto ha manifestato preoccupazione in merito al Piano di gestione del rischio alluvioni, spiegando che molto spesso "il territorio di Gradisca si trova in situazioni di forte allagamento che mettono a repentaglio l'incolumità pubblica della popolazione e che sarebbero quindi necessarie delle opere di diaframmatura del Fiume Isonzo", mentre il sindaco di Sagrado, Marco Vittori, ha lanciato l'appello per un intervento che "sia utile ad evitare il rischio alluvioni in inverno e quello di totale prosciugamento e ghiaia nel periodo estivo".

Dai rappresentanti dell'associazione Rosman, Roberto Pizzutti e Paolo Hutmar, è arrivato l'invito alla Regione per "la revisione di progetti attuali e futuri per garantire la conformazione degli stessi al Piano di gestione delle acque, e per una maggiore trasparenza che permetta a tutti gli stakeholder interessati di capire come i fondi regionali vengono utilizzati e i risultati ottenuti".

Il Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia e la direzione regionale alla Difesa per l'ambiente hanno rassicurato gi auditi in merito alla progettualità in oggetto, garantendo che "non si andrà a stravolgere il fiume e che non si interverrà con opere nuove, bensì si interverrà sulle opere vetuste già presenti". La Direzione ha anche specificato che "il Piano rischio alluvioni è frutto di un lungo lavoro con l'Autorità di bacino e sullo stesso sono stati fatti degli studi tecnico-scientifici molto apprfonditi".

(1 - segue) ACON/SM/rcm



  • Il presidente della IV Commissione, Alberto Budai (Lega)
    Il presidente della IV Commissione, Alberto Budai (Lega)
  • L'assessore regionale alla Difesa per l'Ambienta, Fabio Scoccimarro
    L'assessore regionale alla Difesa per l'Ambienta, Fabio Scoccimarro
  • Marco Vittori, sindaco di Sagrado
    Marco Vittori, sindaco di Sagrado
  • Michele Tonzar,  presidente circolo Legambiente Monfalcone
    Michele Tonzar, presidente circolo Legambiente Monfalcone
  • Roberto Pizzutti, consigliere direttivo associazione  Rosman
    Roberto Pizzutti, consigliere direttivo associazione Rosman
  • Gli auditi in IV Commissione
    Gli auditi in IV Commissione
  • Alessandro Pagotto, sindaco di Gradisca
    Alessandro Pagotto, sindaco di Gradisca