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ISONZO. PELLEGRINO (AVS): POSITIVA AUDIZIONE SUI PROBLEMI DEL FIUME

17.10.2024
19:54
(ACON) Trieste, 17 ott - "Sono soddisfatta dell'audizione che ho richiesto in IV Commissione perché finalmente si è parlato di Isonzo in un contesto istituzionale, confrontando le diverse posizioni dei portatori di interesse, su una bozza di progetto del Consorzio di bonifica della Pianura Isontina per il quale la Regione ha investito 2 milioni di euro. Ma la soluzione prospettata ai problemi di portata del fiume, causate dalla diga della centrale idroelettrica slovena di Solkan - Salcano, rischia di diventare un futuro problema perché non è possibile aumentare la pressione antropica su un ambiente naturale in crisi, pensando con ciò soltanto di recuperare e salvaguardarne gli equilibri ecologici".

Lo dichiara in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino di Alleanza Verdi e Sinistra, a margine delle audizioni in IV Commissione consiliare sul fiume Isonzo.

"Nel corso dell'audizione, partecipi l'Assessore regionale all'Ambiente, i Comuni, le associazioni e il Consorzio di Bonifica - spiega ancora Pellegrino - abbiamo saputo che, nel tratto goriziano del fiume, si intende alzare di un metro la traversa a Piuma, arrivando a 80.000 metri cubi di invaso, e realizzare una nuova traversa di 2 metri di altezza a Straccis, realizzando un invaso di 105.000 metri cubi, ma anche che si tiene in considerazione l'ex cava Postir, a Sagrado, per un ulteriore invaso di 52 mila metri cubi di accumulo". "Durante il dibattito - prosegue l'esponente di Avs -, oltre a focalizzare tutte le criticità ambientali causate da ulteriori infrastrutture, è spesso stata richiamata la necessità di una gestione transfrontaliera condivisa dell'Isonzo. Ho potuto illustrare, a tal proposito, l'interrogazione parlamentare depositata oggi alla Camera dei Deputati dall'on. Luana Zanella, con cui si chiede quali iniziative il Ministro dell'Ambiente e quello degli Affari esteri stiano sviluppando nei confronti della Repubblica di Slovenia, sul piano diplomatico, scientifico e tecnico, per sviluppare finalmente un progetto di gestione transfrontaliera del fiume Isonzo, in osservanza della Direttiva acque e del Regolamento Ue 2024/1991".

"La discussione - afferma la consigliera di Opposizione - ha ricordato frequentemente i percorsi partecipati sull'Isonzo svoltisi negli anni, come Laboratorio Isonzo e Grevislin, tralasciando di dare evidenza al fatto che nessuno di questi ha mai concluso che la migliore e generale soluzione per la discontinuità delle portate sia costruire ancora traverse sul fiume. Nuove dighe potranno dare qualche garanzia in più per le esigenze irrigue e idroelettriche, ma non certo per il mantenimento dell'ecosistema fiume o il controllo delle piene".

"Inaccettabile, infine - conclude Pellegrino - la posizione di certa politica che in audizione ha invocato l'apertura dei cantieri, perché quanto prima si fanno le opere, rigorosamente con i soldi pubblici, tanto prima si salva il fiume. E invece no, in democrazia non funziona così: attendiamo il progetto del Consorzio, lo analizzeremo con i portatori di interesse, anche, come ho già richiesto, con sopralluoghi nei luoghi interessati dalle opere". ACON/COM/sm



  •  Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)