AMBIENTE. BULLIAN (PATTO-CIV): FVG INVESTA SU AGRICOLTURA IDROPONICA
(ACON) Trieste, 21 ott - "Recentemente ho presentato alla Giunta
un'interrogazione sull'agricoltura idroponica. L'interrogazione
era finalizzata a conoscere, in particolare, i dati sulla
diffusione delle attività di agricoltura idroponica nel
territorio del Friuli Venezia Giulia, per comprenderne
l'evoluzione e soprattutto per conoscere con quali azioni la
Regione intenda promuovere e sostenere queste modalità di colture
in grado di favorire la riduzione del consumo di suolo e di acqua
e dell'uso di agenti chimici".
Lo fa sapere in una nota il consigliere regionale del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg, Enrico Bullian.
"La mia interrogazione - spiega Bullian - era nata dal momento
che sono consumatore di lattuga idroponica che si trova in
commercio e prodotta in altre regioni d'Italia e partendo anche
dal fatto che nella nostra Regione, lo scorso anno, è stata
introdotta la possibilità di favorire l'acquacoltura e il
sistema di coltivazione acquaponico. In particolare, mi
interessava l'agricoltura idroponica, con le sue tecniche di
coltivazione fuori suolo che consentono di ottimizzare le risorse
idriche, ridurre il consumo di suolo e di agenti chimici,
risultando, nella produzione di generi alimentari,
particolarmente sostenibili per l'ambiente"
"Nella recente seduta di IV Commissione del Consiglio regionale -
prosegue l'esponente di Centrosinista - ha risposto l'assessore
regionale competente evidenziando che nel territorio del Fvg la
presenza di impianti idroponici con finalità agricole si riduce a
poche unità di piccole dimensioni (non più di cinque).
Sostanzialmente l'assessore ha comunicato che l'avvio di sostegni
regionali a tali attività necessita di ulteriori informazioni e
approfondimenti per definire le disposizioni tecniche da seguire".
In un'ottica di innovazione, auspico che la Regione possa
accelerare i passaggi necessari per accompagnare questi nuovi
possibili investimenti, già fiorenti in altre regioni d'Italia e
d'Europa che, peraltro, non interferiscono con l'orticoltura
tradizionale, non particolarmente sviluppata nel nostro
territorio. Inoltre - conclude Bullian -, rilevo che questo è un
tipo di agricoltura che abbisogna di manodopera e di tecnici
specializzati che possono creare un valore aggiunto
significativo. Verificheremo i futuri passi per incentivare
l'insediamento di queste attività che vanno nella direzione di
produzioni agricole industriali all'avanguardia e sostenibili,
con la riduzione del consumo di suolo, acqua e uso di agenti
chimici".
ACON/COM/sm