ASSESTAMENTO BIS. CABIBBO (FI): 150.000 EURO PER DONNE IN GRAVIDANZA
(ACON) Trieste, 21 ott - "Da intervento una tantum a misura
strutturale. Con l'obiettivo di sostenere e accompagnare le donne
in stato di gravidanza che, per ragioni meramente economiche,
interrompono la gravidanza, con tutte le implicazioni di
carattere psicologico, emotivo ed etico che questo comporta".
Così,in una nota, Andrea Cabibbo, capogruppo di Forza Italia in
Consiglio regionale in merito al finanziamento, in Assestamento
autunnale, con 150mila euro del capitolo dedicato alle gestanti e
che dà continuità a quanto già fatto da Forza Italia, anche con
il contributo degli altri partiti di Maggioranza, con un
investimento da un milione di euro da luglio 2023 e l'aggiunta di
un ordine del giorno finalizzato a valutare la possibilità di
stabilizzare la misura per i prossimi anni.
Secondo Cabibbo "è doveroso rivolgere un pensiero alle donne
affinché non vengano lasciate sole in un momento cruciale come
quello dell'alba di una vita nascente e non scelgano di
interrompere la gravidanza per ragioni economiche. Una vita vale
più di ogni altra cosa, non possiamo permettere che una donna si
trovi costretta a operare scelte così dolorose".
"Ogni donna incinta che attraversi una fase economica complicata
- spiega l'esponente forzista - può percepire fino a 4mila e 500
euro, con un intervento una tantum o con contributo periodico
nell'ambito di un progetto personalizzato di presa in carico da
parte dei servizi sociali dei Comuni. Le destinatarie sono le
donne nel periodo della gravidanza o nei primi sei mesi di
maternità. Le istituzioni hanno il compito di sostenere la vita
sempre, anche attraverso azioni volte alla creazione di una
comunità coesa e solidale nei confronti di chi è più in
difficoltà. Si tratta di un modo per fronteggiare lo spettro
incombente dell'inverno demografico, purtroppo avvalorato dai
numeri degli ultimi dieci anni, soprattutto nella nostra
regione".
Il capogruppo di Forza Italia prosegue ponendo l'accento sulla
coesione sociale e, nel dettaglio, sui tre milioni e mezzo che
"consentiranno di soddisfare le richieste del fondo per
l'autonomia possibile, dedicato a persone che, per la loro
condizione di non autosufficienza, ad esempio perché minori,
disabili, o affette da problemi di salute mentale o dipendenza
patologica, non possono provvedere alla cura della propria
persona e mantenere una normale vita di relazione senza l'aiuto
determinante di altri".
ACON/COM/sm