PROVINCE. MORETUZZO (PATTO-CIVICA): SU AREE VASTE SERVONO IDEE NUOVE
(ACON) Trieste, 23 ott - "Prendiamo atto dell'ulteriore
passaggio parlamentare che prevede il nuovo inserimento degli
enti elettivi di area vasta nello Statuto regionale, augurandoci
che la Maggioranza cambi idea rispetto a quanto dichiarato finora
rispetto alla riproposizione della situazione preesistente
all'abolizione delle Province. La loro reintroduzione
riporterebbe indietro le lancette della storia riesumando uno
strumento napoleonico, eliminato all'unanimità dall'Assemblea
legislativa regionale solo 10 anni fa. Non è questo che serve al
Friuli Venezia Giulia". Così il capogruppo del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg in Consiglio regionale, Massimo Moretuzzo,
alla notizia della prima approvazione, alla Camera dei deputati,
della modifica dello Statuto del Friuli Venezia Giulia con la
reintroduzione di enti di area vasta, in pratica le ex Province.
"Se dobbiamo ragionare di enti di area vasta - afferma Moretuzzo
-, vanno messe sul tavolo tutte le variabili di un nuovo assetto
istituzionale che tenga conto di almeno alcune questioni
fondamentali: la crisi strutturale in cui si trovano i Comuni, la
necessità di decentrare una macchina regionale diventata
elefantiaca e la rappresentanza del policentrismo di una regione
composita. Di tutto questo oggi non c'è traccia nei proclami del
Centrodestra al governo a Roma e a Trieste. Anzi in Parlamento,
in una riforma di rango costituzionale, si interviene
unilateralmente modificando lo Statuto di autonomia del Fvg
eliminando un elemento di garanzia delle minoranze come il
referendum abrogativo delle leggi elettorali, inserito in norma
al tempo dell'introduzione dell'elezione diretta del presidente
proprio per tutelare gli equilibri democratici. Con queste
forzature, si mina nei fatti la possibilità di un ragionamento
serio e costruttivo su un passaggio istituzionale molto
importante e delicato, rispetto al quale non intendiamo sottrarci
al confronto".
"Auspichiamo pertanto che in Consiglio regionale ci sia la
possibilità di discutere davvero nel merito della questione, in
particolare rispetto a come i nuovi enti potranno essere utili
per risolvere le criticità dei Comuni, uscendo dalla sterile
contrapposizione - è la speranza del consigliere - e cercando di
trovare un nuovo assetto che tenga conto di quello che serve al
sistema economico e sociale del Fvg del futuro".
ACON/COM/rcm