ILIA. PELLEGRINO (AVS): EMENDAMENTI DDL PER RENDERE MISURA PROGRESSIVA
(ACON) Trieste, 28 ott - "Non voglio demonizzare la riforma
dell'Ilia in Friuli Venezia Giulia, che va ad alleggerire la
pressione fiscale sulla seconda casa di tanti corregionali, ma è
necessario che la Regione sfrutti questa occasione
per agire contro le diseguaglianze. Per questo motivo ho
presentato tre emendamenti che vanno in tale direzione, adattando
al nostro territorio una misura che Alleanza Verdi e Sinistra
aveva proposto in Parlamento durante la finanziaria
per il 2023".
Lo dichiara in una nota Serena Pellegrino, consigliera regionale
di Avs, in vista della discussione alle modifiche dell'imposta
locale immobiliare autonoma (Ilia) in calendario martedì prossimo
in Aula.
"Con la nostra proposta - illustra Pellegrino - prevediamo che
l'Ilia sia effettiva solo su patrimoni composti da una ricchezza
netta (ossia non tenendo conto dei debiti) superiore ai 500mila
euro. Alle ricchezze che superano questa soglia vengono applicate
cinque aliquote, in base a cinque diversi scaglioni di
patrimonio. Le ricchezze nette tra 500mila e un milione di euro
pagheranno un'imposta pari allo 0,2%, che sale allo 0,5 per
quelle fino a 5 milioni. I patrimoni fino a 10 milioni sarebbero
tassati con un'aliquota dell'1%, mentre quelli fino a 50 milioni
con un'aliquota dell'1,5. Le ricchezze superiori ai 50 milioni di
euro dovranno, invece, pagare un'imposta del 2%".
"E' questo un modo per non colpire chi avesse ereditato la casa
dei genitori anziani oppure, con sacrificio, si è tolto la
soddisfazione di una piccola casa per le vacanze, ma al contempo
è indispensabile garantire che i grandi proprietari non siano
beneficiari di sgravi a cui possono benissimo fare a meno",
dichiara la consigliera e prosegue: "Siamo persuasi della bontà
della nostra proposta, perché segue il principio di
proporzionalità dettato dalla Costituzione. Inserire in questa
legge l'arbitrarietà di scegliere autonomamente quale sia la
prima 'seconda casa' su cui godere del beneficio fiscale,
manifesta palesemente la volontà della Giunta regionale di
agevolare chi ha più proprietà".
"Per evitare che questa sia una legge che si possa applicare solo
in tempi di vacche grasse noi proponiamo che, in caso di
multiproprietà, la seconda casa detassata sia quella con minore
rendita catastale", conclude Pellegrino.
ACON/COM/rcm