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MONFALCONE. CALLIGARIS (LEGA): BASTA FINGERE DI NON VEDERE

28.10.2024
16:47
(ACON) Trieste, 28 ott - "Anna Maria Cisint, per prima, ha voluto accendere i riflettori su una situazione che a Monfalcone è stata nascosta per molto tempo, come quello delle spose bambine. Era certamente più semplice fingere che i problemi non ci fossero, come ha fatto chi l'ha preceduta, e vorrebbe continuare a fare una certa parte politica".

Lo afferma in una nota Antonio Calligaris, capogruppo della Lega in Consiglio regionale, al termine delle audizioni in VI e V Commissione sul cosiddetto Piano Monfalcone.

"Le azioni da intraprendere per noi sono chiare - spiega Calligaris - e sono la richiesta di rispetto dell'accordo di integrazione, la revisione della legge sui ricongiungimenti e un'analisi profonda sul sistema di assistenza sociale perché, oggi, una determinata fetta di popolazione, cioè il 30% composto da stranieri, assorbe il 100% degli aiuti e l'80% degli alloggi. Una situazione che non si risolve certo con più aiuti, più accoglienza, più contributi e alloggi come vuole la Sinistra".

"Noi crediamo che l'integrazione sia reciprocità, rispetto delle regole e delle donne, conoscenza della lingua italiana e divieto di poligamia. Chi arriva in Italia per lavorare chiede di essere e deve essere rispettato, ma deve, innanzitutto, rispettare il Paese che lo ospita", conclude il leghista evidenziando che "non aver imposto, venti anni fa, il controllo sul rispetto di questi principi in nome di un'accoglienza indiscriminata ha generato la situazione problematica di Monfalcone. Oggi ci è stato detto che è difficile spiegare a chi arriva da villaggi periferici le regole di integrazione, ma credo sia compito anche della comunità di provenienza far capire a chi arriva che, qui, siamo in Italia e non in un villaggio del Bangladesh". ACON/COM/rcm



  • Antonio Calligaris (Lega)
    Antonio Calligaris (Lega)