MONFALCONE. CALLIGARIS (LEGA): BASTA FINGERE DI NON VEDERE
(ACON) Trieste, 28 ott - "Anna Maria Cisint, per prima, ha
voluto accendere i riflettori su una situazione che a Monfalcone
è stata nascosta per molto tempo, come quello delle spose
bambine. Era certamente più semplice fingere che i problemi non
ci fossero, come ha fatto chi l'ha preceduta, e vorrebbe
continuare a fare una certa parte politica".
Lo afferma in una nota Antonio Calligaris, capogruppo della Lega
in Consiglio regionale, al termine delle audizioni in VI e V
Commissione sul cosiddetto Piano Monfalcone.
"Le azioni da intraprendere per noi sono chiare - spiega
Calligaris - e sono la richiesta di rispetto dell'accordo di
integrazione, la revisione della legge sui ricongiungimenti e
un'analisi profonda sul sistema di assistenza sociale perché,
oggi, una determinata fetta di popolazione, cioè il 30% composto
da stranieri, assorbe il 100% degli aiuti e l'80% degli alloggi.
Una situazione che non si risolve certo con più aiuti, più
accoglienza, più contributi e alloggi come vuole la Sinistra".
"Noi crediamo che l'integrazione sia reciprocità, rispetto delle
regole e delle donne, conoscenza della lingua italiana e divieto
di poligamia. Chi arriva in Italia per lavorare chiede di essere
e deve essere rispettato, ma deve, innanzitutto, rispettare il
Paese che lo ospita", conclude il leghista evidenziando che "non
aver imposto, venti anni fa, il controllo sul rispetto di questi
principi in nome di un'accoglienza indiscriminata ha generato la
situazione problematica di Monfalcone. Oggi ci è stato detto che
è difficile spiegare a chi arriva da villaggi periferici le
regole di integrazione, ma credo sia compito anche della comunità
di provenienza far capire a chi arriva che, qui, siamo in Italia
e non in un villaggio del Bangladesh".
ACON/COM/rcm