ILIA. CALLIGARIS (LEGA): DDL 29 BOCCATA D'OSSIGENO PER IL CETO MEDIO
(ACON) Trieste, 29 ott - Ridurre la pressione fiscale a
beneficio del ceto medio. È questo in sostanza l'obiettivo del
ddl 29, Disposizioni in materia di imposta locale immobiliare
autonoma (Ilia), secondo il relatore di Maggioranza Antonio
Calligaris, capogruppo della Lega.
La modifica dell'Ilia, ovvero dell'imposta locale immobiliare
autonoma che ha sostituito in Fvg l'imposta municipale propria
(Imu), mira infatti ad "abbassare le aliquote e introdurre nuove
esenzioni. Da un lato si riduce l'aliquota massima del primo
fabbricato ad uso abitativo, diverso dall'abitazione principale
dove l'aliquota massima sarà drasticamente ridotta dall'1,06 allo
0,7 per mille e, dall'altro, si prevede un ulteriore abbassamento
dell'aliquota massima che i Comuni possono applicare ai
fabbricati strumentali all'attività economica, per i quali, già
in fase di istituzione dell'imposta, era stata prevista
un'aliquota specifica che passerà dallo 0,96 allo 0,86 per mille".
"Il contribuente - ha sottolineato ancora Calligaris - può
individuare un solo fabbricato come primo ad uso abitativo sul
territorio regionale e darne comunicazione al Comune di
pertinenza utilizzando l'applicativo informatico che la Regione
metterà a disposizione degli enti locali. Inoltre, si introduce
un'esenzione dall'imposta per gli immobili occupati e non
disponibili, per i quali sia stata presentata denuncia
all'autorità giudiziaria".
Secondo il relatore leghista "il ddl 29 modifica la disciplina
relativa all'obbligo per i Comuni di pubblicare i regolamenti e
le delibere di fissazione delle aliquote, prevedendo, in
particolare, che tali atti non siano più caricati nel Portale del
federalismo fiscale, ma direttamente dai Comuni nel portale
telematico a tal fine messo a disposizione dalla Regione. Viene
inoltre garantita ai Comuni la copertura dei mancati introiti
degli effetti finanziari del ddl".
"Un provvedimento importante - ha chiarito ancora il capogruppo -
per ridurre la pressione fiscale dei cittadini e introdurre
prospettive di crescita a favore delle aziende del Friuli Venezia
Giulia, grazie all'oculata gestione delle risorse finanziarie di
questa Giunta regionale e della precedente di cui è prosecuzione,
e presenta la regione quale luogo privilegiato per gli
investimenti". Nella relazione si ricorda come "i dati forniti
dall'Ocse mostrino che in Italia il prelievo sulla proprietà
immobiliare risulti leggermente superiore alla media dei Paesi
più industrializzati".
"Nel nostro Paese la legislazione vigente prevede forme
diversificate di prelievo che gravano sul patrimonio e che hanno
come base imponibile la proprietà di beni immobili e mobili, gli
atti di successione e donazione e le transazioni finanziarie e di
capitale. Crediamo che con questo disegno di legge si voglia
proprio andare ad evitare gli effetti distorsivi sul sistema", ha
ricordato ancora Calligaris.
"È evidente a tutti che la prima casa non rappresenta un bene che
genera reddito: anzi, tra imposte pagate per l'acquisto, le spese
di manutenzione ordinaria e straordinaria durante la vita di chi
vi abita, le imposte di successione o donazione per trasferire il
bene agli eredi si arriva a un importo che nella sostanza è pari
al costo originario dell'immobile. Inoltre, rappresenta comunque
un costo per una famiglia e non un reddito", ha concluso il
relatore di Maggioranza.
ACON/MV-fa