ILIA. DI BERT (FP): INTERVENTI SERVONO A RIDURRE PRESSIONE FISCALE
(ACON) Trieste, 29 ott - "Questo ddl è un'evoluzione della
norma che ha introdotto l'Ilia in Friuli Venezia Giulia, con cui
si interviene sull'imposta locale applicata agli immobili,
introducendo alcune modifiche a favore dei cittadini e possibili
vantaggi alle imprese, anche in un'ottica di auspicabile
crescita".
Lo ha detto in aula il capogruppo di Fedriga presidente Mauro Di
Bert, relatore di Maggioranza del disegno di legge 29
sull'imposta locale immobiliare autonoma, in sigla Ilia.
Il consigliere ha ricordato che "dalla sua introduzione la legge
regionale 17/22 ha comportato per il 2024 una diminuzione
dell'imposta sugli immobili stimata in 12 milioni di euro.
Tuttavia, con oneri posti a bilancio regionale, il ddl garantisce
ai Comuni la copertura dalle entrate mancanti per effetto delle
modifiche apportate. Medesima compensazione è prevista anche a
copertura del minor gettito derivante dalla riduzione
dell'aliquota massima per i fabbricati strumentali alle attività
economiche".
Di Bert ha inoltre voluto sottolineare che "la discussione del
ddl è possibile grazie al fatto che la nostra Regione,
esercitando la propria specialità, ha ottenuto la competenza a
legiferare in materia di tributi locali immobiliari, il tutto
evidentemente coordinato con la finanza dello Stato e in armonia
con i principi della solidarietà nazionale. Le modifiche proposte
sono tese a ridurre la pressione fiscale attraverso
l'abbassamento delle aliquote, come nel caso del primo fabbricato
a uso abitativo diverso dall'abitazione principale e con
l'introduzione di una nuova fattispecie di esenzione, riferita
agli immobili occupati e non disponibili, con denuncia
all'autorità giudiziaria".
"Con l'obiettivo di semplificare le procedure e di fornire un
maggiore supporto nell'espletamento degli obblighi di legge, il
ddl 29 introduce, a disposizione dei Comuni, un portale regionale
nel quale pubblicare i regolamenti in materia di Ilia e le
delibere con le quali sono stabilite le aliquote relative
all'imposta. Respingo le critiche mosse da una certa componente
politica: rischiamo di demonizzare quel ceto medio che non senza
sacrifici ha potuto acquistare una seconda casa, o chi la seconda
casa l'ha ereditata" ha rimarcato ancora l'esponente di
Maggioranza.
"Secondo recenti dati resi noti dall'Osservatorio Fiaip Fvg le
case vuote sono complessivamente il 23% dell'intero patrimonio
immobiliare regionale, pari a 100mila unità, tolte le stimate
70mila case vacanza. La provincia di Udine contribuisce a
costruire tale percentuale con un 27%, seguita da quella di
Pordenone con il 20,7%, Gorizia con il 20% e Trieste con il
17,5%. In certe aree della regione come la Carnia si arriva a
oltre il 50%. Ancora una volta - ha concluso Di Bert -, la
Regione si pone al fianco dei cittadini e a supporto degli enti
locali nell'affrontare gli aspetti gestionali di questo tributo,
pronta a fronteggiare quelle problematiche e quegli scompensi
economici derivanti dalla sua applicazione".
ACON/MV-fa