ILIA. LOBIANCO (FI): DDL RISPONDE ALLE ESIGENZE DI FAMIGLIE E COMUNITÀ
(ACON) Trieste, 29 ott - La relazione del consigliere di Forza
Italia Michele Lobianco ha concluso la carrellata di valutazioni
sul disegno di legge 29 da parte degli esponenti di Maggioranza.
Il consigliere ha ricordato le competenze regionali in materia di
finanza locale, scaturite "dall'attribuzione nel 1993 della
potestà legislativa esclusiva in materia di ordinamento degli
enti locali, attraverso la modifica dello Statuto e,
successivamente, dalle norme di attuazione con i decreti
legislativi 8 e 9 del 1997".
Secondo Lobianco "il Fvg non era mai riuscito ad attivare una
propria leva fiscale in materia in quanto l'Ici (imposta comunale
sugli immobili) e l'Imu (Imposta municipale propria) erano
tributi emanati in sede nazionale, su cui però i Comuni potevano
applicare il livello di aliquote e detrazioni. La svolta si è
verificata a seguito della firma dell'accordo Stato-Regione del
25 febbraio 2019 dal governatore Fedriga e dal ministro
dell'Economia e delle finanze, che ha introdotto il concetto
chiave del sistema integrato Regione e Autonomie locali,
prevedendo la possibilità di disciplinare i tributi locali
comunali di natura immobiliare, istituiti con legge dello Stato".
"Sulla scorta di questo spazio di autonomia in materia tributaria
- ha ricordato l'esponente forzista - è stata promulgata la legge
regionale 17 del 14 novembre 2022 (Istituzione dell'imposta
locale sugli immobili). Esattamente un po' come funzionava per
l'Imu nel suo rapporto con la legge statale, così nell'Ilia è la
legge regionale che disciplina il tributo, definisce le modalità
di riscossione, permette ai Comuni di modificare le aliquote e di
introdurre esenzioni, detrazioni e deduzioni".
"Il ddl 29 si concentra sulla riduzione della pressione fiscale -
ha incalzato Lobianco -, abbassando le aliquote e introducendo
una nuova fattispecie di esenzione. L'articolo 2, in particolare,
introduce la definizione di primo fabbricato ad uso abitativo
diverso dall'abitazione principale e da quelli assimilati
all'abitazione principale. Per questa tipologia di immobili è
prevista un'aliquota massima dello 0,7%, con la facoltà per i
Comuni, tramite delibera del consiglio comunale, di ridurla o
azzerarla".
Un'altra novità rilevata dalla relazione dell'esponente di
Maggioranza riguarda l'articolo 4 in cui "viene inoltre prevista
una esenzione fiscale relativa agli immobili che risultino non
utilizzati nè disponibili a causa di occupazioni abusive o
violazioni di domicilio. In particolare, tale esenzione si
applica agli immobili per i quali sia stata presentata denuncia
presso l'autorità giudiziaria, oppure per i quali sia stata
avviata un'azione giudiziaria penale riguardante l'occupazione
abusiva. L'obiettivo è quello di sollevare così i proprietari da
oneri fiscali per beni immobili che non sono nella loro effettiva
disponibilità a causa di illeciti subiti".
In conclusione, Lobianco ha sottolineato che "il ddl 29 si pone
come obiettivo quello di ridurre la pressione fiscale sulle
proprietà immobiliari, premiando il coraggio di chi ha scelto di
investire i propri risparmi nella piccola proprietà immobiliare,
accettando i rischi e mettendo in gioco le proprie risorse ma
contribuendo in maniera significativa al benessere collettivo. Le
generazioni passate, con impegno e lungimiranza, hanno costruito
un patrimonio edilizio che oggi siamo chiamati a tutelare e
valorizzare. La riduzione delle tasse su questo patrimonio
rappresenta, dunque, uno degli esiti più tangibili e attesi di
questo disegno di legge, rispondendo alle esigenze di chi ha
lavorato per il futuro delle proprie famiglie e della comunità".
ACON/MV-fa