ILIA. CAPOZZI (M5S): MISURA CHE NON DÀ RISPOSTE VERE AI CITTADINI
(ACON) Trieste, 29 ott - "Il disegno di legge che modifica
l'imposta locale immobiliare autonoma (Ilia) può trovarci
d'accordo laddove si prevede un abbattimento nei casi di morosità
legate alla locazione, ma rimaniamo contrari nella parte in cui
si abbattono le aliquote per favorire chi ha già la fortuna di
possedere una seconda casa. Il collega Calligaris della Lega
parla di 'una boccata di ossigeno del ceto medio', ma vogliamo
ricordare allo stesso che il ceto disagiato è in apnea e da
tempo". La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria
Capozzi, manifesta così la propria contrarietà al disegno di
legge 29, che modifica la normativa sull'Ilia.
"Queste modifiche intervengono in un momento storico di grande
difficoltà per le famiglie - afferma la Capozzi in una nota -,
dato dal caro bollette, dal lavoro povero, non ci sembrava questa
la priorità di intervento, per noi le priorità sono altre e
dovevano rafforzare l'acquisto della prima casa o intervenire
sull'irpef prevedendo scaglioni come abbiamo fatto con i nostri
emendamenti sempre bocciati".
"Il ddl 29 è la fotografia di quelle che sono le urgenze del
Centrodestra, una scelta politica che non produrrà nessun effetto
significativo sul mercato immobiliare, ma solo un piccolo
risparmio per una parte delle famiglie che hanno almeno due
immobili, ma non potrà essere questa la misura - prosegue la
consigliera - che spingerà qualcuno a comprare una seconda casa
nella nostra regione".
"Per noi l'aliquota dovrebbe essere abbattuta per quei
proprietari di case e negozi che affittano l'immobile a canone
concordato, solo in questo modo si combatte la tendenza degli
immobili sfitti, si crea un circuito nelle zone della nostra
regione come la montagna, ma anche nei nostri centri storici
dando una risposta in più a chi una casa non se la può proprio
comprare, ma non è stata fatta alcuna differenziazione
territoriale. Ecco perchè - conclude la pentastellata - i nostri
emendamenti hanno il fine di correggere e rendere più equo questo
disegno di legge".
RCM