PASSO MONTE CROCE. MORETUZZO (PAT-CIV): RIAPRIRE COLLEGAMENTO È VITALE
(ACON) Trieste, 30 ott - "La soluzione per risolvere
definitivamente la questione della riapertura del passo di Monte
Croce Carnico non è più rinviabile". Così il capogruppo del Patto
per l'Autonomia-Civica Fvg in Consiglio regionale, Massimo
Moretuzzo, che oggi in Aula ha interrogato l'assessora Cristina
Amirante sul futuro del collegamento dopo la sua chiusura, quasi
un anno fa.
"Solo 6 mesi fa i tecnici e i rappresentanti dell'Aanas, auditi
in IV Commissione consiliare su nostra richiesta - fa presente
Moretuzzo in una nota -, si sono espressi nettamente a favore
dell'ipotesi che prevede la realizzazione di una variante di
valico, più rapida e meno costosa rispetto all'idea di un tunnel
transfrontaliero che rischia di lasciare a lungo interrotto il
collegamento transfrontaliero".
"Nelle ultime settimane, - commenta ancora l'autonomista -abbiamo
letto dichiarazioni da parte dell'assessora Amirante e del
consigliere regionale Stefano Mazzolini che ci hanno lasciati
decisamente perplessi. Mentre a Roma l'assessora si è limitata a
fare un incontro definito interlocutorio con i rappresentanti
austriaci e carinziani, nel quale tutte le ipotesi sono rimaste
sul tavolo, Mazzolini, che è anche vicepresidente del Consiglio
regionale, incontrava un'europarlamentare austriaca per chiedere
i finanziamenti europei per la costruzione del tunnel.
Evidentemente la Maggioranza è in totale confusione su questa
vicenda, e delle due l'una: o la Giunta non sa cosa fare e
continua a tergiversare, oppure è ostaggio di un consigliere che
si muove autonomamente sia rispetto al ministero, sia rispetto ai
partner austriaci. In entrambi i casi, la situazione è
gravissima".
"È passato quasi un anno dalla chiusura del passo di Monte Croce
e la condizione delle comunità e delle imprese che vivono in Val
del But è sempre più difficile. La riapertura definitiva di
questo collegamento è vitale per la Carnia e per tanta parte del
Friuli, non si può continuare a rinviare. Chi sta studiando
questo caso da decenni, sia dal punto di vista geologico che
ingegneristico, non ha dubbi: la scelta della variante di valico
è la scelta più sensata. Non solo per il fatto che sarebbe molto
meno costosa e molto più rapida - fa sapere Moretuzzo -, ma anche
perché si tratterebbe del completamento del percorso fatto con i
partner carinziani iniziato decenni fa e sarebbe una soluzione
compatibile con un tipo di traffico leggero, legato a un turismo
sostenibile e non appesantito da trasporto di merci su gomma che
deve necessariamente trovare altre soluzioni. La Giunta Fedriga
deve dare subito una risposta, non ci sono più scuse".
ACON/COM/rcm