NATALITÀ. CELOTTI (PD): AVVIATO PERCORSO PER UNA NUOVA POLITICA
(ACON) Trieste, 30 ott - "Oggi il Consiglio regionale ha
riconosciuto trasversalmente la straordinarietà di una
situazione, quella dell'inverno demografico, che se non
affrontata in maniera altrettanto straordinaria scardinerà il
sistema socio economico regionale e comprometterà il futuro del
Fvg. Il voto unanime del Consiglio e l'impegno della Giunta è il
primo passo per un percorso che porti a nuove e coraggiose
politiche che passino dai bonus, che servono ma non bastano, a un
nuovo sistema di welfare e quindi servizi per le famiglie".
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Manuela Celotti
(Pd) prima firmataria della mozione 98, sottoscritta da tutte le
forze di opposizione, riguardante la "Necessità di sviluppare
politiche innovative nella nostra Regione a statuto speciale per
contrastare l'inverno demografico e per promuovere l'attrattività
regionale" e approvata in maniera unanime dal Consiglio regionale.
"Attraverso la mozione - prosegue Celotti - abbiamo chiesto che
si inizi a ragionare in modo serio e coraggioso su una nuova
politica del welfare territoriale, di non pensare solo ai bonus e
ai contributi, che pure hanno una loro valenza, ma di investire
sui servizi alle famiglie. Si pensi alle stagioni in cui questo
Paese ha fatto delle scelte assolutamente coraggiose come
l'istituzione del sistema pensionistico, la scuola per tutti, le
scuole materne. Ecco, ora ci troviamo in un momento in cui vanno
fatte scelte di quel tipo, in particolare rispetto agli asili
nido e al prolungamento dell'orario scolastico".
"L'altra questione che il Pd ha posto è quella di promuovere i
congedi paritari per i genitori: se è vero che la conciliazione
non è un problema che dovrebbe riguardare solo le donne, è
altrettanto vero che nella realtà quotidiana è esattamente così.
Fino a quando non si interverrà in modo serio e coraggioso anche
sulle politiche dei congedi parentali - rimarca la consigliera
delle Opposizioni -, questa situazione non si risolverà. E quindi
non potremmo parlare della parità di genere, che ha un suo valore
a livello di civiltà, ma che ha anche un suo valore rispetto alle
necessità del mondo economico odierno, che ha bisogno di
personale e che potrebbe trovare una risposta anche in una
maggiore occupazione femminile".
"E infine - conclude la dem - c'è un'altro tema a me
particolarmente caro, che è quello delle famiglie in difficoltà,
riconoscendo che esistono situazioni molto diverse tra loro. Oggi
abbiamo ribadito che le famiglie non sono tutte uguali e che c'è
la necessità quindi di potenziare alcune misure e di pensarne
altre per migliorare la condizione di vita di chi è più fragile".
ACON/COM/mv