News


TAGLIAMENTO/1. AUDIZIONI IV COMM. "SÌ A TRAVERSA". "NO, È ECOMOSTRO"

04.11.2024
16:32
Confronto in aula tra Scoccimarro, il viceministro Gava, l'Autorità di bacino e chi contesta l'opera

(ACON) Trieste, 4 nov - Nel cinquantottesimo anniversario di "una data tragica, il 4 novembre 1966, che vide il territorio di Latisana colpito da una tremenda alluvione" - come ha ricordato in apertura di seduta con un videomessaggio il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, prima del minuto di raccoglimento in memoria delle vittime - la IV Commissione, sotto la presidenza di Edy Morandini (Fp), ha voluto approfondire ipotesi e progetti per la sicurezza idraulica del fiume Tagliamento con tutti i portatori d'interesse nel corso di una lunga giornata di audizioni. Il confronto pubblico era stato richiesto da Andrea Carli (Pd) per conto di tutti i consiglieri di opposizione.

Sul tappeto, le due delibere della Giunta regionale che nel corso di quest'anno hanno preparato il terreno alla realizzazione di una traversa laminante in comune di Dignano, adiacente al ponte, per la creazione di un bacino di espansione. Un'idea che ha fin da subito generato due opposte tifoserie.

Da una parte, pronti a realizzare le opere, ci sono il Governo regionale ("che non ha alcuna intenzione di mandare la palla in tribuna", come ha ribadito oggi l'assessore Fabio Scoccimarro), l'Autorità di bacino distrettuale delle Alpi orientali - che con la segretaria Marina Colaizzi ha ammonito: "Non possiamo permetterci altri 10 anni di confronti, visto quel che è successo di recente in Emilia Romagna e a Valencia" - e i sindaci dei comuni della Bassa. Dall'altra i primi cittadini dei comuni dell'area collinare, le associazioni ambientaliste ed esperti come Giorgio Damiano, già attivo nel Laboratorio Tagliamento, che vedono nella traversa laminante "un eco-mostro destinato a lasciare segni devastanti sul territorio".

Si tratta in ogni caso di un tema complesso, tanto è vero che la prima parte delle audizioni è durata 4 ore e mezza, sforando di un'ora i tempi previsti. È stata lunga e dettagliata, in particolare, la relazione di Massimo Canali, direttore regionale dell'Ambiente, che con l'ausilio dei funzionari dell'Autorità di bacino Michele Ferri e Federica Moretti ha ripercorso l'intera cronologia e molti aspetti tecnici della vicenda, che ha vissuto una tappa importante nel momento in cui vennero proposte le casse di espansione tra Pinzano e Dignano, opere poi contestate con una serie di ricorsi.

La nuova ipotesi in campo, quella della traversa laminante a Dignano, si basa su un modello "che è stato validato in base ai più recenti eventi meteo avversi accaduti alla fine dell'anno scorso". Si tratta comunque, è stato chiarito, di "proposte di interventi e non di interventi già progettati". Canali ha poi precisato che l'Amministrazione ha deciso che la traversa laminante "farà da supporto per un ponte nuovo, dunque si tratta di un'opera unica e non di due diverse strutture".

Nel caldeggiare questo tipo di soluzione, Scoccimarro ha invitato "a evitare barricate ideologiche e campanilistiche, perché intervenire è un nostro dovere umano e politico. L'ascolto e il confronto non sono mai mancati, ma chi oggi parla di diga mente sapendo di mentire: ci si sta orientando verso la realizzazione di un ponte moderno, che funga anche da opera di laminazione in caso di necessità. Chi dice che basterebbe lasciare il Tagliamento libero di scorrere - ha aggiunto l'assessore alla Difesa dell'ambiente - alimenta solo un'immagine da cartolina, un sogno che non è realistico. Se c'è qualcuno che ha alternative efficaci e sostenibili, le presenti e non si limiti alle parole".

Sulla stessa linea Vannia Gava, viceministro all'Ambiente, che ha ricordato la dimensione del rischio idrogeologico: "Sono esposti a frane e alluvioni 7.200 comuni italiani, il 17 per cento dell'intero territorio. E a intensificare i fenomeni provvedono i profondi cambiamenti climatici, che provocano fenomeni meteo estremi. Bisogna dunque - ha sottolineato l'esponente del Governo Meloni - puntare sulla prevenzione, come in Veneto e in Lombardia dove di recente i bacini di laminazione hanno protetto i territori dalle piene del Bacchiglione e del Seveso".

"Abbiamo considerato - ha spiegato poi Colaizzi, segretaria generale dell'Autorità di bacino - tutti gli interessi in gioco, che saranno valutati in fase di progettazione dell'ipotesi di opera selezionata, con la necessità di garantire la sicurezza dei territori a valle e di ridurre il più possibile l'impatto ambientale. Non c'è un ottimo assoluto per tutti, alla fine non tutti saranno pienamente soddisfatti, ma l'altra opzione sarebbe quella di affidarsi al fato".

Il primo controcanto a questi ragionamenti è arrivato da Giorgio Damiano, già commissario del Laboratorio Tagliamento: "I costi sarebbero molto alti, almeno 200 milioni, senza contare le spese per la successiva manutenzione, tutto questo per un'opera destinata a entrare in funzione 1 o 2 volte ogni cento anni. Ed è sbagliato - ha aggiunto Damiano - immaginare opere trasversali al fiume che avrebbero un impatto negativo sul corso naturale del Tagliamento". L'esperto ha poi proiettato una video-slide per mostrare il forte impatto ambientale dell'opera, insistendo sul fatto che "la soluzione è il ripristino delle golene, lasciando esondare il fiume in aree agricole".

1 - segue ACON/FA-rcm



  • Edy Morandini (Fp), vicepresidente della IV Commissione, ha moderato la doppia seduta
    Edy Morandini (Fp), vicepresidente della IV Commissione, ha moderato la doppia seduta
  • Andrea Carli (Pd), primo firmatario della richiesta di audizione
    Andrea Carli (Pd), primo firmatario della richiesta di audizione
  • La IV Commissione consiliare durante il minuto di silenzio in memoria delle vittime dell'alluvione del 1966 a Latisana
    La IV Commissione consiliare durante il minuto di silenzio in memoria delle vittime dell'alluvione del 1966 a Latisana
  • Il videomessaggio di Mauro Bordin, presidente del Consiglio regionale Fvg
    Il videomessaggio di Mauro Bordin, presidente del Consiglio regionale Fvg
  • Vannia Gava, viceministro all'Ambiente
    Vannia Gava, viceministro all'Ambiente
  • Marina Colaizzi, segretaria generale dell'Autorità di bacino
    Marina Colaizzi, segretaria generale dell'Autorità di bacino
  • L'intervento dell'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, Fabio Scoccimarro
    L'intervento dell'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, Fabio Scoccimarro
  • Una delle slide del video proiettato da Giorgio Damiano
    Una delle slide del video proiettato da Giorgio Damiano