TAGLIAMENTO. PELLEGRINO (AVS): PRESERVARE EQUILIBRO ECOSISTEMA
(ACON) Trieste, 5 nov - "Dopo svariati mesi dalla richiesta
della convocazione, abbiamo potuto ascoltare in Aula
l'illustrazione del documento preliminare dell'avvio della
progettazione dell'intervento di costruzione di una traversa
laminante sul Tagliamento a Dignano e i tantissimi stakeholder
istituzionali e non".
Così, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrino,
(Alleanza Verdi e Sinistra) a margine delle audizioni della IV
Commissione sul ponte di Dignano e del Tagliamento.
"Quello che è emerso come primo impatto - prosegue la consigliera
regionale che è anche vicepresidente della IV Commissione - è il
pericolo di snaturare il corso del Tagliamento, il più importante
fiume del Friuli Venezia Giulia e considerato unico nell'intero
arco alpino, uno dei pochi in Europa a conservare l'originaria
morfologia con caratteristiche di elevata qualità
idromorfologica, nonché per l'unicità dell'ecosistema fluviale.
Necessità ed esigenze contrapposte fra interessi diversi non
possono non contemplare l'elemento umano".
"Quello che è mancato - evidenzia la consigliera di Opposizione -
è la comprensione che l'uomo, pur facendo parte integrante del
sistema ecologico e traendo benefici costanti dalle risorse messe
a disposizione come essenziali per vivere, impone alla natura dei
cambiamenti radicali: le sue opere possono essere considerate tra
i più potenti agenti trasformatori dell'ambiente che possano
esistere. L'Ispra - Istituto superiore per la protezione e la
ricerca ambientale - ha posto l'accento sulla gravità di una
struttura che va contro l'adattamento climatico innescando
meccanismi perversi, declinando una serie di problematiche che
motiverebbero qualsiasi amministratore regionale a desistere a
procedere con tale opera".
"Ricordo - incalza Pellegrino - che le direttive europee spingono
per un ripristino ambientale e per la salvaguardia della
biodiversità e la rinaturalizzazione dei corsi d'acqua. Quello
che pare emergere è che comunque si progetti quest'opera, la
stessa non garantirebbe la salvaguardia delle vite umane presenti
alla foce del Tagliamento, ma solo sperate mitigazioni che, però,
in tempi brevi giustificherebbero l'ipercementificazione in zona
golenale passando da essere a rischio P4 a P2 e magari anche P1,
potendo in tal modo costruire e quindi antropizzare ulteriormente
le aree rivierasche".
"Contemporaneamente - prosegue l'esponente di Avs -, con la
realizzazione della bretella di Barbeano, gemella di quella di
Dignano già realizzata, si permetterebbe di collegare l'est e
l'ovest della regione ultimando la Cimpello-Sequals-Gemona tanto
cara agli imprenditori Veneti. Dopo che 10 anni fa sono stata
accusata di aver procurato allarme perchè ho denunciato che il
ponte di Dignano, salvaguardato dalla Soprintendenza, era a
rischio e quindi da mettere in sicurezza, oggi diventa
pericolante per scopi che poco hanno a che fare con la
tranquillità dei nostri corregionali, ma funzionale a interessi
economici, in barba a tranquillità antropica e benessere
ambientale per giustificarne la sostituzione".
"Ho sperato - conclude Pellegrino - fino all'ultimo di poter
vedere uno straccio di progetto da parte dell'assessore
Scoccimarro. Nulla ho avuto e nulla è stato detto".
ACON/COM/sm