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TAGLIAMENTO. PELLEGRINO (AVS): PRESERVARE EQUILIBRO ECOSISTEMA

05.11.2024
10:15
(ACON) Trieste, 5 nov - "Dopo svariati mesi dalla richiesta della convocazione, abbiamo potuto ascoltare in Aula l'illustrazione del documento preliminare dell'avvio della progettazione dell'intervento di costruzione di una traversa laminante sul Tagliamento a Dignano e i tantissimi stakeholder istituzionali e non".

Così, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrino, (Alleanza Verdi e Sinistra) a margine delle audizioni della IV Commissione sul ponte di Dignano e del Tagliamento.

"Quello che è emerso come primo impatto - prosegue la consigliera regionale che è anche vicepresidente della IV Commissione - è il pericolo di snaturare il corso del Tagliamento, il più importante fiume del Friuli Venezia Giulia e considerato unico nell'intero arco alpino, uno dei pochi in Europa a conservare l'originaria morfologia con caratteristiche di elevata qualità idromorfologica, nonché per l'unicità dell'ecosistema fluviale. Necessità ed esigenze contrapposte fra interessi diversi non possono non contemplare l'elemento umano".

"Quello che è mancato - evidenzia la consigliera di Opposizione - è la comprensione che l'uomo, pur facendo parte integrante del sistema ecologico e traendo benefici costanti dalle risorse messe a disposizione come essenziali per vivere, impone alla natura dei cambiamenti radicali: le sue opere possono essere considerate tra i più potenti agenti trasformatori dell'ambiente che possano esistere. L'Ispra - Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale - ha posto l'accento sulla gravità di una struttura che va contro l'adattamento climatico innescando meccanismi perversi, declinando una serie di problematiche che motiverebbero qualsiasi amministratore regionale a desistere a procedere con tale opera".

"Ricordo - incalza Pellegrino - che le direttive europee spingono per un ripristino ambientale e per la salvaguardia della biodiversità e la rinaturalizzazione dei corsi d'acqua. Quello che pare emergere è che comunque si progetti quest'opera, la stessa non garantirebbe la salvaguardia delle vite umane presenti alla foce del Tagliamento, ma solo sperate mitigazioni che, però, in tempi brevi giustificherebbero l'ipercementificazione in zona golenale passando da essere a rischio P4 a P2 e magari anche P1, potendo in tal modo costruire e quindi antropizzare ulteriormente le aree rivierasche".

"Contemporaneamente - prosegue l'esponente di Avs -, con la realizzazione della bretella di Barbeano, gemella di quella di Dignano già realizzata, si permetterebbe di collegare l'est e l'ovest della regione ultimando la Cimpello-Sequals-Gemona tanto cara agli imprenditori Veneti. Dopo che 10 anni fa sono stata accusata di aver procurato allarme perchè ho denunciato che il ponte di Dignano, salvaguardato dalla Soprintendenza, era a rischio e quindi da mettere in sicurezza, oggi diventa pericolante per scopi che poco hanno a che fare con la tranquillità dei nostri corregionali, ma funzionale a interessi economici, in barba a tranquillità antropica e benessere ambientale per giustificarne la sostituzione".

"Ho sperato - conclude Pellegrino - fino all'ultimo di poter vedere uno straccio di progetto da parte dell'assessore Scoccimarro. Nulla ho avuto e nulla è stato detto". ACON/COM/sm



  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)