MINORI STRANIERI. CELOTTI-FASIOLO (PD): SERVE LA REGIA DELLA REGIONE
(ACON) Trieste, 5 nov - "La gestione dei minori stranieri non
accompagnati non deve e non può essere lasciata solo al buon
lavoro che svolgono il Terzo settore e i Comuni. È necessaria una
regia da parte della Regione per gestire situazioni complesse a
partire dalla necessità di una casa, nel momento che questi
ragazzi entrano nel mondo del lavoro e quindi nelle nostre
comunità".
Lo affermano in una nota le consigliere regionali Manuela Celotti
e Laura Fasiolo (Pd) a margine della visita della VI Commissione
consiliare (alla quale hanno preso parte, tra gli altri, anche i
consiglieri Francesco Martines e Massimiliano Pozzo) alla
struttura di accoglienza per minori stranieri non accompagnati
"Il mondo in casa" di Fagagna.
"Nella struttura gestita da Oikos - afferma Celotti - traspare la
cura per gli ospiti e il grande impegno per l'accompagnamento
educativo e l'inclusione dei ragazzi. Emergono però anche dei
nodi che non possono essere affrontati dalle sole associazioni
del terzo settore. Si parla di integrazione lavorativa, della
mancanza di abitazioni per i ragazzi che escono dai percorsi, del
delicatissimo passaggio alla maggiore età che determina un
completo cambio di riferimenti rispetto ai servizi sociali e
sociosanitari di cui i ragazzi stessi beneficiano da minorenni".
"Per questo la Regione deve assumere un ruolo da protagonista,
riconoscendo che il fenomeno dell'immigrazione è strutturale e
iniziando così a promuovere politiche e misure mirate. Molto bene
che il presidente della VI Commissione, Roberto Novelli, stia
organizzando queste visite sul territorio, ma auspichiamo che
venga presto convocata anche l'audizione, da me richiesta -
continua la consigliera - di tutti i soggetti che stanno gestendo
l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati in regione,
perché è importante condividere bisogni e proposte per arrivare a
un piano regionale di intervento, accoglienza e integrazione".
Temi che sottolinea anche la consigliera Fasiolo: "Il problema
sorge dopo i 18 anni perché se questi ragazzi non trovano
un'abitazione rischiano seriamente di finire per strada ed è
questo un problema urgente che va affrontato dalla Regione,
perché non può essere un sindaco da solo ad affrontare una
problematica del genere. Il lavoro svolto da Oikos è esemplare e
si traduce, grazie alla sensibilità e professionalità degli
operatori, in un'integrazione tra sistema sociale, sanitario, in
una co-progettazione che si irradia dalla formazione al lavoro.
Ma in questo carico di lavoro non è pensabile lasciare da soli
gli operatori e i Comuni".
ACON/COM/fa