BABY GANG. NOVELLI (FI): PUNIZIONI ESEMPLARI PER CHI USA COLTELLI
(ACON) Trieste, 11 nov - "Chi si mette un coltello in tasca non
pensa a difendersi ma compie un gesto grave, irresponsabile e
finalizzato a tendere un agguato o, in ogni caso, a compiere un
atto deliberatamente violento. Da mesi risse, zuffe e aggressioni
sono all'ordine del giorno, stiamo pericolosamente sdoganando
anche il ricorso alle lame: abbiamo a che fare con persone che
culturalmente sono portate a impugnare il coltello con la stessa
disinvoltura con cui maneggiano lo smartphone. Servono controlli
molto severi e punizioni esemplari per questo bullismo all'arma
bianca che miete vittime a scuola, nelle stazioni e anche nelle
vie centrali delle città".
Così Roberto Novelli, consigliere regionale di Forza Italia, che
in una nota invita "tutte le istituzioni a bloccare in tempo un
fenomeno che sta facendo proselitismo in modo allarmante, perché
ormai le lame spuntano ovunque, anche negli scontri organizzati
sui social che poi esplodono sotto i nostri occhi, anche sui
mezzi pubblici o negli ospedali, oltre, ovviamente, ai luoghi di
aggregazione per giovani. La stretta impressa dal decreto Caivano
pare non essere sufficiente, visto che nelle città del Nord si è
ormai accesa una luce rossa e costante: tra gli under 18,
rispetto al 2022, le lesioni provocate da coltello sono aumentate
in modo esponenziale (+48% a Milano tra gli under 18, addirittura
+55% a Genova, +44% a Bologna) e anche sul nostro territorio, al
netto delle statistiche, il cambio di passo è tanto evidente
quanto spaventoso".
"Faccio notare come a Genova, per esempio, il 71% dei minori
arrestati, secondo le cifre fornite dalla polizia, è di origine
straniera. Anche nel resto dell'Europa civile - continua il
consigliere di Maggioranza - il fenomeno si espande, tanto che in
Germania si ipotizzano zone coltello free e in Gran Bretagna
stanno pensando di collocare dei kit di primo soccorso per ferite
da taglio nelle strade più a rischio. Dal 2011 a oggi, secondo la
campagna KnifeSavers, le morti da accoltellamento sono aumentate
del 36 per cento".
Ancora Novelli: "Mi tocca scomodare addirittura Mao Zedong, cui è
attribuito lo slogan 'punirne uno per educarne cento'. Questi
facinorosi si danno appuntamento per dare libero sfogo alla loro
aggressività e alla loro violenza mediante canali social: servono
interventi di monitoraggio e prevenzione e poi azioni molto ferme
e risolute, con interventi decisi e robusti delle forze
dell'ordine, che devono essere tutelate dalle istituzioni, anche
munite di metal detector".
"Chi alza le mani va punito, chi, addirittura, colpisce con un
fendente e procura ferite serie o, peggio, attenta alla vita di
un'altra persona deve trovare castighi degni di questo nome.
Abbiamo a che fare con gente spregiudicata, non possiamo usare il
guantino di velluto. E, per favore, basta con la favoletta della
percezione: le coltellate sono vere e fanno male, molto male. Noi
abbiamo il dovere di tutelare la stragrande maggioranza di
giovani perbene, vere vittime di questa situazione non
accettabile", conclude il consigliere di Forza Italia.
ACON/COM/fa