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SALUTE. MASSOLINO (PAT-CIV): DA GIUNTA RISPOSTA INACETTABILE SU ROIANO

13.11.2024
18:29
(ACON) Trieste, 13 nov - "Oggi in III Commissione, l'assessore Riccardi ha risposto alla mia interrogazione in merito a un ritardo di 40 minuti nei soccorsi, con esito fatale, per un episodio, avvenuto a Roiano a giugno 2023 di una persona che aveva richiesto aiuto. A fronte dell'accesso agli atti che evidenzia un ritardo di 46 minuti dal lancio dell'allarme all'arrivo dell'ambulanza che ha portato la persona in ospedale, dove poi è deceduta diversi mesi più tardi, Riccardi ha affermato fosse stato correttamente assegnato un codice verde".

Lo afferma in una nota la consigliera regionale Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg).

"Ha dell'incredibile che, a fronte di una persona che telefona al 112 chiedendo soccorso per un (testuali parole riportate dalla telefonata) 'possibile infarto' - evidenzia Massolino - , venga assegnato un codice verde, e che, nonostante il successivo decesso, si cerchi anche di difendere questa decisione. C'era stata anche una seconda chiamata, da parte di un'agente di Polizia municipale, e anch'essa riportava un possibile infarto, eppure il codice è rimasto verde".

"Invece di assumersi la responsabilità di questo gravissimo episodio e indagarne le cause, usandolo come evento sentinella al fine di evitare il ripetersi una simile situazione - incalza la consigliera regionale -, Riccardi cerca di infangare la memoria della persona coinvolta paventando un'allusoria 'nota ai servizi'".

"Nessuno mette in dubbio la buona fede di operatrici e operatori: la falla è di sistema, visto che questo è un caso eclatante, ma non isolato. Sarebbe l'ora - prosegue l'esponente autonomista - di rivedere drasticamente il sistema emergenza urgenza, provvedendo finalmente a una centrale unica di emergenza per le tre aree territoriali delle Aziende sanitarie regionali, dando ascolto alle parti sindacali e alla petizione che solo a Trieste ha raccolto 7.500 firme di cittadine e cittadini esasperati dai continui disservizi, in alcuni casi, come questo in oggetto, dagli esiti gravissimi".

"In merito al perché non siano state fornite le telefonate della Sores per le quali avevo fatto richiesta di accesso agli atti, l'assessore ha risposto che non avevano a disposizione un software di editing audio che potesse censurare i dati sensibili. Proporremo - conclude Massolino - una posta alla prossima finanziaria per l'acquisto di tale software. Penso che il ricco bilancio regionale non abbia problemi a sostenere una spesa di qualche centinaio di euro per un software che permetta alle e ai componenti del Consiglio di esercitare pienamente il loro diritto di accesso agli atti". ACON/COM/sm



  • Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia - Civica Fvg)
    Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia - Civica Fvg)