SALUTE. LIRUTTI (FP): AGIRE SU PIÙ FRONTI PER TUTELARE IL PERSONALE
(ACON) Trieste, 14 nov - È necessario agire su più fronti per
tutelare il personale sanitario. È stata approvata in via
definitiva la nuova legge contro le aggressioni a medici e
infermieri, che prevede l'arresto in flagranza anche differita.
Si tratta di un provvedimento importante ed è un primo passo per
la tutela di tutti i sanitari, ma da solo non basta".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Moreno Lirutti
del gruppo Fedriga presidente.
"L'inasprimento delle pene è un segnale forte - prosegue Lirutti
-, ma bisogna andare alle radici del problema: perché tutta
questa aggressività? Sicuramente c'è una cultura della violenza,
un egocentrismo diffuso ed esasperato che vede nella pretesa e
nell'utilizzo della forza, l'unica strada per la risoluzione dei
conflitti. Dall'altra parte, in alcune situazioni critiche, i
cittadini si vedono talvolta negate delle risposte o si trovano
di fronte a grosse difficoltà con i servizi sanitari. Tutto ciò,
a volte, può diventare la miccia per questi atti che, va da sé,
non sono assolutamente giustificabili".
"È stato fatto un primo passo - evidenzia l'esponente di Fp -,
tuttavia questa legge guarda soltanto a un aspetto del problema,
mentre dovrebbe essere accompagnata da un insieme di altri
interventi di consolidamento del Ssn e di educazione civica, di
formazione e di crescita culturale".
Secondo il consigliere regionale "la prima cosa che si dovrebbe
fare è valorizzare in modo più deciso la dignità delle
professioni sanitarie, mettendo le persone in condizione di
lavorare bene, in modo adeguatamente incentivato e sicuro. Sul
tema della sicurezza vanno, certamente, potenziati gli
investimenti, sia tecnologici, sia per quanto concerne il
personale. Inoltre, è fondamentale cercare di recuperare
l'alleanza terapeutica tra medici e pazienti, aiutare i pazienti
a orientarsi bene nel mondo complesso della sanità e a capire che
i sanitari possono fare tutto il possibile, ma che questo non
sempre basta per risolvere situazioni che, per loro natura, non
sono oggettivamente superabili".
"Infine - conclude Lirutti - bisognerebbe investire e mettere
mano sul Servizio sanitario nazionale per provare a risolvere le
sue criticità, in particolare quelle legate ai tempi di attesa e
alla qualità dei servizi che vengono erogati e attuare interventi
significativi per garantire ai cittadini risposte di qualità".
ACON/COM/sm