PARI OPPORTUNITÀ. OK UNANIME V COMM A PDL 30 CHE RIDISEGNA COMMISSIONE
(ACON) Trieste, 14 nov - A 34 anni di distanza dalla legge 23,
sta per approdare in Consiglio Fvg una nuova norma istitutiva
della Commissione regionale pari opportunità tra uomo e donna (in
sigla Crpo), che verrà esaminata dall'Aula il prossimo giovedì 21
novembre.
La proposta di legge numero 30 - che vede come prima firmataria
la leghista Lucia Buna, ma è stata condivisa trasversalmente
dalle consigliere di tutti i gruppi politici rappresentati in
Aula - oggi intanto è stata illustrata, esaminata e approvata
all'unanimità nel corso di una doppia seduta della V Commissione,
sotto la presidenza di Diego Bernardis (Fp).
È stata la stessa Buna a riassumere le novità contenute nella
norma, ringraziando le altre consigliere per aver condiviso il
testo e sottolineando la non casuale coincidenza di questa
discussione con il mese di novembre, dedicato alla lotta contro
la violenza sulle donne. Oltre ad adeguarsi alle normative
europee, la pdl approvata oggi in Quinta assegna alla Crpo nuovi
compiti di consulenza e vigilanza, in particolare riguardo al
rispetto delle pari opportunità nelle nomine all'interno di
organismi regionali. Ma la nuova Commissione potrà farsi
promotrice anche di azioni positive, e non solo sul tema della
violenza di genere, con l'obiettivo di espandere le opportunità
di accesso al lavoro e di formazione professionale, un campo sul
quale ha dato il suo contributo - è stato ricordato oggi da Buna
- anche l'assessore regionale Alessia Rosolen.
La Crpo invierà inoltre annualmente una relazione sulla
condizione della donna in Fvg, da discutere entro i successivi 90
giorni in Consiglio regionale e auspicabilmente capace di
innescare azioni legislative. Viene infine disciplinata in modo
preciso la composizione della Commissione, con 14 commissarie ad
affiancare il consigliere regionale di parità, e la scelta di
presidente e due vicepresidenti all'interno dell'organismo.
Definito anche il trattamento economico, con la presidente che
potrà percepire non più dell'80 per cento dell'indennità di
funzione dei presidenti di Commissione consiliare e un gettone di
presenza non superiore a 100 euro per le commissarie della Crpo.
Era stato in precedenza il capogruppo della Lega, Antonio
Calligaris, a inquadrare gli obiettivi della riforma, dopo averne
riassunto l'iter che in un primo momento aveva visto la
presentazione di alcuni emendamenti da parte dei capigruppo, poi
stralciati per farli in parte confluire nella proposta di legge.
"Ci sono giunte - ha ricordato Calligaris - numerose
sollecitazioni a intervenire sulla composizione della Crpo,
individuare meccanismi per ringiovanirne l'assetto, prevedere le
cause di incompatibilità, rivedere alcune funzioni
dell'organismo".
Una lunga sospensione dei lavori a metà mattinata ha consentito
di sbrogliare la matassa degli emendamenti, arrivando nella quasi
totalità dei casi al sì unanime di tutti i gruppi politici nel
corso dell'esame della pdl, svolto nel pomeriggio. L'unica
astensione significativa riguarda un emendamento all'articolo 4,
relativo al diritto di voto della consigliera o del consigliere
di parità all'interno della Crpo: a nome delle Opposizioni,
Serena Pellegrino (Avs) ha giustificato il mancato ok con la
necessità di ulteriori approfondimenti, ma la prima firmataria
Buna ha voluto comunque far approvare a maggioranza la proposta
correttiva. Piccoli distinguo che non hanno intaccato il clima
bipartisan, portando a un voto positivo unanime di tutti gli 11
articoli e della norma nel suo complesso. Tanto è vero che in
Aula le relazioni - affidate alle già citate Buna e Pellegrino,
nonché a Manuela Celotti del Pd - saranno per una volta tutte di
maggioranza.
Nella discussione generale sulla pdl, Pellegrino ha lodato "il
lavoro concertato e di gruppo, un ottimo esercizio di democrazia,
forse per la prima volta dall'inizio della legislatura", con un
grazie speciale "alla Crpo Fvg e alla sua presidente".
Parole sottoscritte da Celotti, che ha sottolineato come la nuova
norma preveda - nell'assemblea annuale chiamata a fare il punto
sull'attività della Commissione pari opportunità - anche la
raccolta di istanze da parte di movimenti e organizzazioni che si
occupano di questi temi. La consigliera dem ha però messo
l'accento "sui tanti aspetti ancora da migliorare, a partire da
una maggiore rappresentanza delle donne nelle istituzioni: siamo
in 9 donne su 48 consiglieri regionali e le sindache sono solo il
15-20 per cento. Pure nel privato, le donne rappresentano solo il
15% dei dirigenti e il 27% dei quadri". L'auspicio, dunque, è
rimettere mano alla legge elettorale regionale per garantire un
equilibrio di genere.
Statistiche emblematiche riprese da Rosaria Capozzi (M5S), che ha
ricordato "i retaggi da cui non ci siamo ancora liberati: oggi in
Fvg il tasso di occupazione delle donne è del 14% inferiore a
quello maschile, mentre le retribuzioni degli uomini sono più
alte del 35%".
Laura Fasiolo (Pd) ha rimarcato "il compito educativo e formativo
svolto in questi anni dalla Crpo" sottolineando "l'importanza del
tema del linguaggio di genere, più volte proposto in aula dalla
collega Giulia Massolino". Sullo stesso argomento Celotti aveva
poco prima "ringraziato il presidente dell'Aula, Mauro Bordin, e
i presidenti di Commissione per aver recepito la richiesta di
adeguarsi a un corretto linguaggio di genere". Massolino (Patto
per l'Autonomia-Civica Fvg) a sua volta ha parlato di "una legge
più aderente alle esigenze della società moderna".
All'inizio della seduta pomeridiana è intervenuta in audizione
anche Dusy Marcolin, presidente in carica della Crpo, che ha
voluto "ringraziare le consigliere tutte, quelle di Maggioranza e parimenti delle Opposizioni, che hanno supportato il lavoro di revisione svolto
dalla Commissione pari opportunità, così come ci eravamo proposte
due anni fa. Auspico - ha concluso Marcolin - una rapida
approvazione della norma in modo da poter insediare una nuova
Commissione, visto che ci troviamo attualmente in regime di
prorogatio".
ACON/FA-rcm