SERVIZIO IDRICO. IV COMM: OK A MAGGIORANZA AL REGOLAMENTO SU INCENTIVI
(ACON) Trieste, 18 nov - Via libera a maggioranza, dalla IV
Commissione consiliare presieduta da Edy Morandini (Fedriga
presidente), al regolamento d'attuazione della legge regionale
n.5 del 2024, "incentivi per l'aggregazione delle gestioni del
servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata
dei rifiuti urbani".
La legge, approvata lo scorso giugno, con l'obiettivo di superare
le frammentazioni delle gestioni dei servizi idrici con processi
di aggregazione in ambito territoriale, mediante la fusione per
incorporazione di due o più società, prevede incentivi a favore
dei Comuni che si impegnano in un progetto di fusione e
finalizzati, dunque, a sostenere l'aumento di capitale derivato
dalle fusioni.
Proprio gli incentivi sono stati oggetto del regolamento
all'esame della Commissione, che ha raccolto il voto favorevole
della Maggioranza, l'astensione del gruppo Pd e il voto contrario
di Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), Rosaria Capozzi (Movimento
5 Stelle) e Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra).
"Il regolamento - ha spiegato in apertura dei lavori l'assessore
alla Difesa dell'Ambiente, Fabio Scoccimarro - disciplina i
parametri per la valutazione delle operazioni societarie di
fusione, l'entità massima degli incentivi da assegnare ai Comuni
e il procedimento per la concessione degli stessi in base ad un
punteggio decrescente".
Entrando nel dettaglio del testo, tra i vari punti, viene
stabilito che "i contributi possono essere concessi nella misura
del 100 per cento della spesa ammissibile e fino all'importo
massimo di quattro milioni di euro, e che per beneficiare degli
stessi, le partecipazioni in house detenute dai Comuni dovranno
rappresentare una quota pari o superiore al novanta per cento del
capitale sociale della società incorporanda interessata
dall'operazione". Inoltre, si specifica che i "Comuni dovranno
presentare le domande dal 1. febbraio al 30 aprile di ogni anno".
Al regolamento sono state presentate due proposte di modifica di
natura molto tecnica da Marco Putto (Patto per l'Autonomia-Civica
Fvg) tese - come specificato dal consigliere - "a dare garanzie e
tutele anche a quei Comuni eventualmente non favorevoli al
progetto di fusione". "Sin dall'inizio - ha inoltre ribadito
Putto - abbiamo manifestato diverse perplessità sulla legge
perchè si è cucito 'un abito sartoriale' per una sola realtà
della nostra regione, quella del territorio pordenonese".
Dopo le spiegazioni tecniche da parte della Giunta, una delle due
proposte di modifica è stata ritirata dall'esponente del Patto,
mentre la seconda non è stata accolta.
La discussione sul regolamento ha ripreso quanto già evidenziato
da Putto e quanto già emerso al tempo durante l'esame in Aula
della norma. Anche per Diego Moretti, capogruppo del Pd, infatti,
"la legge è stata confezionata per rispondere a singoli casi e,
di conseguenza, il regolamento ha lo stesso difetto di base della
norma".
Per Pellegrino (Avs) e Capozzi(M5S) il rischio è, invece, di
rendere un bene comune privato. "La norma rischia di diventare un
pacchetto azionario per chi vorrà fare utili sull'acqua", ha
detto Pellegrino. "Il pericolo è che vengano cedute quote di
partecipazione pubblica a privati e, quindi, anche il regolamento
ci lascia perplessi", ha aggiunto, invece, l'esponente
pentastellata.
Del medesimo parere Honsell (Open), secondo il quale "il
regolamento non è accettabile, mancando la norma stessa di una
strategia adeguata", mentre Nicola Conficoni (Pd) ha evidenziato
che i criteri con i quali dovrebbero essere valutate le domande
di accesso ai contributi "non permettono di approfondire il
risultato sul contenimento delle tariffe dei servizi".
Dalla Maggioranza è intervenuto Igor Treleani (Fratelli d'Italia)
che si è detto stupito degli interventi dei colleghi,
evidenziando che "le società in house sono gestite da enti
pubblici e, quindi, non è assolutamente vero che l'acqua finirà
in mano a speculazioni e privati".
Sulla stessa scia anche Scoccimarro che, in replica, ha ribadito
che con "la norma non ci sarà nessuna privatizzazione" e che "le
tariffe saranno sicuramente abbassate grazie alle fusioni".
ACON/SM-fa