AUTONOMIA DIFFERENZIATA. PELLEGRINO (AVS): BRUTTA FIGURA DAL GOVERNO
(ACON) Trieste, 18 nov - "Ancora una volta interviene la Corte
Costituzionale per segnalare disposizioni illegittime
dell'operato del Governo italiano e, nella fattispecie, per
quello che concerne la legge Calderoli o più comunemente
conosciuta come legge sull'autonomia differenziata".
Così in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino di
Alleanza Verdi e Sinistra.
"La Corte - prosegue Pellegrino - ha esaminato i ricorsi di
Puglia, Toscana, Sardegna e Campania e si è espressa affermando
che sì, la questione di incostituzionalità è infondata, però i
giudici ritengono che lo sia in alcune parti. Ma queste parti
sono diverse e sostanziali, visto che sono ben sette i punti
rilevati dall'Alta Corte, uno fra tutti è ciò che attiene i lep -
livelli essenziali di prestazione: fintanto che questi livelli
non saranno assunti da tutte le Regioni la riforma non potrà
partire".
"Ma molto altro è stato sollevato - evidenzia l'esponente di Avs
-, come le aliquote sui tributi o l'indebolimento dei vincoli di
solidarietà e l'unità della Repubblica. Alla luce di quanto
emerso è difficile pensare che queste tematiche possano essere
risolte in tempi brevi o addirittura i dubbi possano essere
colmati, mentre la palla passa alla Corte di Cassazione che dovrà
stabilire se il referendum sia ancora o meno legittimo. Quello
che ci si chiede è se la sua richiesta, su una legge varata, ma
poi modificata, possa essere ancora dichiarata legittima".
"Quello che rimane è comunque una brutta figura della Maggioranza
che continua a considerare il Bel Paese un terreno da farne
scempio a proprio piacimento. Posso solo auspicare che la lotta
per la difesa dell'unità d'Italia, della Costituzione e la sua
politica di prossimità non vengano mai meno. Tornare ai ducati in
un mondo sempre più globalizzato - conclude Pellegrino - rischia
di far precipitare l'Italia in un Medioevo
socio-politico-economico per gli interessi e il tornaconto di
pochi".
ACON/COM/sm