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SALUTE. PELLEGRINO (AVS): SERVIZIO E PRESTAZIONE NON SONO STESSA COSA

20.11.2024
10:44
(ACON) Trieste, 20 nov - "Ci siamo dimenticati che servizio e prestazione non sono la stessa cosa. La prima è la presa in carico della persona, l'altra è la somministrazione di un'attività".

Così, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrino di Alleanza Verdi e Sinistra, a margine dell'esame della relazione prevista dall'articolo 15 (Clausola valutativa) della legge regionale 26 marzo 2009, n. 7 ((Disposizioni in materia di contenimento dei tempi d'attesa delle prestazioni sanitarie nell'ambito del Servizio sanitario regionale).

"Le liste di attesa sono ormai così lunghe da apparire inaccettabili. Avere un appuntamento oggi per domani - incalza Pellegrino - se si passa attraverso il privato e, a distanza di un anno e mezzo se ci si rivolge al pubblico, è gravissimo. Fornire il contributo diagnostico in tempi assolutamente congrui, permette di ridurre la spesa del Servizio pubblico, perché si riesce a verificare e a contenere possibili malattie che, altrimenti, scadrebbero nella patologia con aggravi importanti per le finanze pubbliche".

"Definire il privato sociale convenzionato come servizio pubblico non solo è sbagliato - evidenzia l'esponente di Avs -, ma è fuorviante, perché se è vero che viene pagato dal pubblico, rimane pur sempre un'attività privata che può fornire o meno una prestazione o, peggio ancora, chiudere in qualsiasi momento, qualora il 'mercato' non fosse più appetibile. Ciò che abbiamo vissuto durante il periodo infausto del Covid avrebbe dovuto insegnare come il privato ha un suo ambito di gestione e di direzione che non sempre combacia con quello che è scritto in Costituzione dove la Sanità deve essere universale".

"La chiusura delle strutture private avrebbe dovuto farci fare un'inversione di rotta, ma da quanto si evince dalla condotta della Direzione alla salute della Regione Fvg nulla di quanto appena accaduto è riuscito a dirottare la condotta verso un potenziamento del Pubblico e una 'semplice' compensazione da parte del privato".

"È necessario, inoltre - conclude l'esponente di Opposizione -, sollevare la questione relativa alla doppia refertazione, ovvero se la prestazione erogata viene effettuata da un privato convenzionato che ha in dotazione una strumentazione non performante (e si manifesta una patologia e ci si rivolge al Pubblico), il professionista pubblico lo ripeterà non fidandosi della diagnosi effettuata con lo strumento della struttura accreditata, con una doppia spesa a carico delle casse pubbliche". ACON/COM/sm



  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)